«L'appassionata» secondo Pletnev di Armando Caruso

«L'appassionata» secondo Pletnev H musicista russo per rUnione Musicale in pagine di Beethoven «L'appassionata» secondo Pletnev MIHAIL Pletnev all'Auditorium il 22 marzo, serie pari, ore 21, per la stagione dell'Unione Musicale. Approda a Torino un altro pianista russo di grande respiro classico e romantico, un altro esponente della scuola sovietica, che «detta legge» con un programma comprendente Haydn e Beethoven. Del compositore austriaco Pletnev eseguirà la Sonata Hob XVII n. 6, Andante con variazioni in fa minore; la Sonata in do minore Hob. XVI n. 20; la Sonata Hob. XVI n. 50 in do maggiore. Del tedesco, invece la Sonata in mi bemolle op. 81 a (Les adieux) e la Sonata in fa minore op. 57 (Appassionata). Haydn scrisse 52 sonate nell'arco di quarant'anni e ciò spie¬ ga la profonda evoluzione che in esse vi si nota. Le prime si fanno notare per il loro stile classico, viennese, secondo la struttura della suite in cinque o sei tempi, fra i quali si coglie d'importanza fondamentale il minuetto; nelle successive s'avverte l'influenza di Bach e per ciò che concerne la melodia, di Mozart. Compositore fra i più colti e onorati in vita, ricevette la laurea honoris causa a Oxford, Haydn morì a Vienna stracolmo di onori. L'essersi accostato con grande scrupolo alle Sonate di Haydn offre un'ulteriore conferma del valore di Pletnev. n giovane pianista russo, è nato a ArkhangeLsk da una famiglia di musicisti nel 1957, ed è vincitore del Premio Ciaikovsky, uno dei massimi al mondo, si accosta ad Haydn con profondo rispetto nell'intento di cogliere non solo l'eleganza formale, ma anche l'ispirazione che da questa scaturisce. E' quindi probabile che nel concerto all'Auditorium egli sappia riprodurre quell'atmosfera tardo-settecentesca che la forma sonatistica haydniana esprime. Da Haydn a Beethoven. La Sonata 81 a venne composta durante l'occupazione di Vienna da parte francese e Beethoven lasciò proprio sulla partitura della Sonata le parole congedo, assenza, arrivo: che denotano anche lo stato d'animo per le battaglie di Napoleone, nelle quali egli passa in rassegna i sentimenti più vulnerabili: le partenze, gli arrivi, appunto, i viaggi, le lontananze. In quel periodo Beethoven produsse una fiorente scrittura per pianoforte, che potremmo definire, in qualche modo celebrativa, perché in esse il compositore coglie i 'sentimenti dell'eroe in battaglia», ma anche il pulsare della natura. Conosciuta con l'abusivo titolo di Appassionata che gli fu affittato dall'editore Cranz di Amburgo, la Sonata in fa minore rappresenta con Patetica, Chiaro di luna e Aurora, l'espressione dei sentimenti di un'epoca considerata musicalmente e letterariamente romantica, sia per la sostanza delle immagini che per l'indivisibile valore formale della scrittura. Armando Caruso Ludwig Van Beethoven

Luoghi citati: Amburgo, Oxford, Torino, Vienna