I piaceri del deserto fra sabbia e scorpioni

I piaceri del deserto fra sabbia e scorpioni I piaceri del deserto fra sabbia e scorpioni Poiché riportare un pneumatico a tre atmosfere con una pompa a mano sarebbe lungo, difficile e faticoso, si usa un lungo tubo di gomma con due valvole di sola andata all'estremità: una viene avvitata nella sede di una candela (che viene tolta), l'altra alla valvola della gomma. Facendo girare il motore la compressione della camera di scoppio gonfia a poco a poco la camera. Lo stesso sistema si usa quando si è costretti a rigonfiare le gomme dopo averle parzialmente sgonfiate per attraversare terreni inconsistenti. Dormire all'addiaccio tra le dune è una grande esperienza. Relativi ì pericoli di serpenti o scorpioni, -velenosi — dice Sergio Scarpa — solo quelli neri con sette segmenti prima del'apice caudale. Mentre quelli gialli di queste parti, con cinque segmenti, sono solo dolorosi, mai mortali-. Di notte fa freddo, ma la bassissima percentuale di umidita consente, a chi vuole snobbare la tenda, di riposare ottimamente sotto le stelle. Se si alza il vento il problema è che al mattino uno si sente come una clessidra- Anche a decine di chilometri dall'acqua (pozzi o guelte) di sera saltano fuori insetti. Intorno alla lampada a gas del campo arrivano grandi libellule e farfalline notturne. Nessuna zanzara. Di giorno ci sono mosche tenaci, qualche rara cavalletta gigante (come quelle che nel sahel divorano tutto i. scarabei. I tuareg durante gli spostamenti diurni raccolgono la legna che servirà per il fuoco, per il te e il pane di semola (lagclla). I rami vanno scelti tra quelli secchi, ma appartenenti ad una pianta ancora viva (sempre un'acacia spinosa i. Solo cosi bruceranno a lungo, producendo una brace resistente. Nega' ultimi anni sono stali talmente tanti gli italiani in questa zona del Tassili che alcune guide tuareg hanno imparato -Bella ciao- e la cantano vicino al fuoco, mentre gli astanti cercano in cielo le Pleiadi, il Capricorno, la Stella Polare. Incredibile quest'anno la popolazione di coloquintidi, specie di piccole zucche rotonde — sparso a decine di migliaia tra le sabbie — dalla bellissima buccia gialla striata, incommestibili, con la polpa amarissima. mangiate solo da qualche erbivoro. I viaggiatori sahariani lo usano per giocale a bocce o a pétanque prima di cena. ASSOLUTAMENTE necessario camminare a piedi per sentire il deserto (come del resto qualsiasi altro ambiente naturale). Nell'erg (dune), nel reg (sabbia dura), nell'hammada (pianura di ciottoli). E magari arrampicare su qualche facile roccione di arenaria, facendo attenzione alla pietra che si squama e resta in mano. La superficie dei rilievi del Tassili è come la pelle del rinoceronte. Spessa, a quadretti, rugosa. Con una tempesta di sabbia di media intensità si ha un brivido in più. Si respira a fatica, il viso è sferzato dolorosamente come nelle peggiori tormente di neve e sembra impossibile poter resìstere a lungo con gli occhi pieni di granelli. Invece i danni sono meno gravi del previsto. Arrivati al riparo o calmato il vento, basta lagrimare naturalmente o mettersi vicino ad un fuoco sottovento. Il fumo farà piangere un po' di più e gli occhi torneranno puliti. Non solo. C'è una bacca (di un cespuglio spinoso >.che i tuareg usano come collirio naturale. Basta spremerne il succo direttamente tra le palpebre. Il sollievo è immediato. Anche il nero d'antimonio che usano le donne (e gli uomini) per bistrare gli occhi ha funzioni antiirritanti e di difesa dalla polvere. I tuareg che fanno da guida e chauffeurs per lo Stato sono spesso di un'abilità incredibile. Hanno ovviamente un atavico, sviluppatissimo senso dell'orientamento, conoscono l'ambiente, non perdono mai le staffe. Guidano le Toyota e Nissan wagonette 4WD (tremila ce. sei cilindri a benzina), come una volta conducevano i dromedari. Sono in grado di provvedere a qualunque piccola riparazione, ma capita anche che debbano tirar giù un cilindro, smontando una bronzina fusa, con quattro ferri in croce. Uomini come Ibrahim. Nou-Nou. Muhamad, e tanti altri, sono compagni di viaggio insostituibili: gentili, senza essere servili, efficienti, allegri, instancabili. Le forature sono frequenti. Per il costante sovraccarico delle auto e per le condizioni delle camere d'aria e dei pneumatici. Superrappezzate le prime, consumat issimi i secondi. La sera, dopo aver montato il campo, si smontano i copertoni, si aggiustano lo camere d'aria e — ascoltando le musiche tribali di Radio Nyamey — si rigonfiano con un ingegnoso sistema, chiamato bougie gonflcur. Renato Scagliola

Persone citate: Renato Scagliola, Sergio Scarpa