E Londra ne ha 400 per l'ozio e lo sport

n più famoso è Hyde Park, il più antico St. James n più famoso è Hyde Park, il più antico St. James E Londra ne ha 400 per Vozio e lo sport LA Gran Bretagna possiede una secolare tradizione in fatto di giardini e parchi pubblici. Estremamente diversificati dal punto di vista delle specie coltivate essi sono concepiti in una grande varietà di stili. In Inghilterra, gli spazi verdi costituiscono la sintesi reale e tangibile del concetto di utilizzo del verde: è sufficiente osservare i londinesi e prestare attenzione alle loro abitudini per rendersene conto. Incuranti del freddo e del maltempo, anche nei periodi climaticamente più rigidi, essi non rinunciano a lunghe corse, passeggiate, gite in bicicletta nei parchi della loro città. Nella Grande Londra, esistono circa 400 parchi che si estendono per un'area superiore agli 8000 metri quadrati. La gestione del verde pubblico è assegnata a circa 40 associazioni: il governo gestisce i Royal Parks ed i boroughs — i vari distretti cittadini — hanno competenza sulle altre estensioni di verde. Una giornata certo non è sufficiente per \isitare i principali parchi e giardini della città, tuttavia, seguendo un percorso ideale, è possibile attraversare l'intera area urbana, passando di giardino in giardino. Raggiunto il centro cittadino, ci si può incamminare verso il St. James's Park, uno dei più antichi parchi reali. Qui. nella parte settentrionale, Carlo II, attorno al 1660 fece costruire una sorta di «pista- per poter praticare uno sport, il Paille Maille, molto simile al gioco delle bocce e in auge, all'epoca, in Francia. Questa lunga pista è rimasta inalterata nel corso del tempo ed è oggi The Mail, l'arteria che unisce Buckingham Palace a Trafalgar Square. Si. James e un piccolo parco raccolto attorno ad un laghetto, molto curato e caratterizzato da scorci suggestivi. Percorrendo il Constitution Hill si giunge in breve a Green Park, un'oasi verde, del tutto priva di coltivazioni, in prossimità della residenza reale. Si racconta che Carlo li — il quale, oltre ad amare i giochi all'aria aperta doveva essere anche molto sensibile al fascino femminile — vi facesse coltivare le rose per le sue amanti: quando la regina scopri l'inganno andò su tutte le furie e proibì ogni sorta di coltivazione in quell'area. Cosi nacque, Green Park, il parco soltanto verde. Lo svincolo di Hyde Park Corner, divide Green Park da Hyde Park, l'area verde più frequentata dai londinesi. Qui si possono praticare moltissimi sport., oltre al footing: equitazione — è possibile noleggiare un cavallo a Bathurst Mew, all'estremità nord-ovest del Par¬ co e percorrere in sella Rotten Row — calcio, tennis ed inoltre canottaggio e nuoto nelle acqua della Serpentine. Kensigton, è un insieme di «giardininel giardino», in cui le aiuole, fontane, casc'ateUe e corsi d'acqua si susseguono in perfetta armonia. In prossimità della Long Water — il proseguimento della Serpentine — è situata la notissima statua di Peter Pan, una meta obbligata nei giardini di Kensington; il personaggio creato da James M. Barrie. non è tuttavia l'unico elemento fantastico ad essere celebrato qui: Elfin Oak, il tronco intagliato di una vecchia quer¬ cia, è dedicato a fate e folletti, un autentico omaggio alla fantasia. Con uno dei bus che perconrono Holland Park Avenue o per mezzo della metropolitana, si può raggiungere Holland Park, ventidue ettari di prati, giardini e zone boscose in cui crescono oltre tremila specie di alberi e piante inglesi ed esotiche; nelle aree più riparate stazionano bellissimi pavoni. Questi uccelli non sono tuttavia gli unici animali che si possono incontrare nei parchi londinesi: a Richmond Park, situato all'estremità occidentale della città, circa settecento cervi sono liberi di vagare nei boschi. Qui, è interessante visitare la Isabella Plantation, una piccola sezione del Parco adibita a Giardino Botanico. Riavvicinandosi al centro cittadino, non si deve dimenticare il Regent's Park, conosciuto, fino all'inizio del secolo scorso come Maiylebone Park, certamente uno dei più bei parchi di Londra, la sua parte più suggestiva e l'Inner Circle, un giardino di forma circolare, accuratamente allestito, comprendente un laghetto ed un roseto. I turisti, di solito, credono che questo spazio verde sia proprietà privata; é per questa ragione che l'Inner Circle è poco frequentato. Nella parte settentrionale di Londra troviamo Epping Forest, in assoluto il più vasto parco cittadino. Situato in prossimità del confine fra l'area della Greater London e l'Essex. Epping Forest è il luogo ideale per compiere lunghe passeggiate ma anche per respirare un'atmosfera particolare: si racconta infatti che molti malfattori del secolo scorso avessero proprio qui i loro nascondigli. Epping Forest si raggiunge con la metropolitana scendendo a Theydon Bois o a Loughton. Oltre il Tamigi, sulla riva meridionale, si trova il Battersea Park, regno dei bambini; aperto da Pasqua a settembre, ospita Luna Park e frequenti spettacoli teatrali. Si raggiunge con le British Rail o con lTndergvound lino a oloane Square, poi a piedi percorrendo Lower Sloane Street e attraversando il Tamigi su Chelsea Bridge. Sia che si desideri praticare attività sportiva o rilassarsi passeggiando fra il verde — magari ascoltando una banda musicale — a Londra non c'è che l'imbarazzo della scelta. Inoltre, non mancano attività ed iniziative legate al verde pubblico, come per esempio, il Chelsea Flower Show, la più important e manifestazione dedicata all'orticoltura in Gran Bretagna: ha luogo alla fine di maggio nei giardini del Royal Hospital a Chelsea. Sempre a Chelsea è possibile acquistare fiori e piante nel negozio del Chelsea Physic Garden, un antico giardino botanico fondato nel 1673. dalla Worshipful Company of Apothecaries. E' aperto da metà aprile a metà ottobre, la domenica, il mercoledì e i lunedi di festività civile. Particolarmente originale è il Museum of Garden History, nei pressi di Lambeth Palace. Qui sono raccolti libri, disegni e oggetti ricordo legati ai Tradescant padre e figlio, i famosi giardinieri reali. Sandra Scaglioni Massimo Tradori

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