Torna la malaria

Torna la malaria Torna la malaria PIÙ' del 99 per cento delle morti per parto avviene nel Terzo Mondo: 500 mila decessi, contro i 6000 noi paesi industrializzati. La percentuale di rischio è .strettamente collegata al numero di gravidanze — le africane, per esempio, con una media di 6.4 figli a tosta, hanno una probabilità di morire di parto che è di 15 volte maggioro delle europee — ma le cifre più alte arrivano dall'Asia, dove ogni anno tali decessi sono 330 mila. Entro fine secolo,, se non si interverrà con urgenza e con misure adeguate, si registreranno altri 7 milioni di vittimo. Queste e altre informazioni compaiono nell'Annuario '88 dello Statistiche Sanitario Mondiali, edito dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). Per la prima volta il rapporto comprende anche i dati sulle cause di mortalità in Unione Sovietica. Strettamente collegati, durata media della vita e tasso di mortalità infantile presentano un'evoluzione analoga nell'arco degli ultimi decenni: 46 anni appena intorno al 1950, 61 anni nell'85, un terzo in più (Giappone e Islanda ai due primi posti, rispettivamente con 75,9 e 74,9). In testa alla classifica generale ci sono gli europei: siamo ormai a 73 anni di media, l'obiettivo è di giungere ai 75 per l'anno 2000. Parallelamente, l'indice di mortalità infantile è andato regredendo di oltre il 50 per cento, passando da 155 a 71 per mille. Cancro, malattie cardiovascolari, bronchiti croniche e il diabete sono comuni all'intera area industrializzata, anche se talora con una lieve tendenza alla diminuzione, dovuta generalmente all'opera di prevenzione. Netto calo delle affe¬ zioni cerebrovascolari, tranne in Europa orientale, dove, al contrario, esse tendono, fra gli uomini, ad aumentare. Nel Terzo Mondo, allarmante crescita generalizzata di tale genere di malattie e dei relativi decessi, direttamente o indirettamente collegati. Gli incidenti di macchina causano un sempre minor numero di vittime, dato ancora più significativo considerando il costante, progressivo, diffondersi dell'automobile. Ma forse le ragioni stanno più nell'acquisizione di cognizioni tecniche che in un maggior valore attribuito alla vita: il dato sui suicidi emerge inquietante, il numero di persone che decidono di morire è in aumento dovunque e arriva al 40/45 per cento in più rispetto a 35 anni fa. La febbre gialla continua a mietere vittime e la malaria, dopo i progressi ottenuti in questi 40 anni nel cercare di debellarla, è di nuovo diventata minacciosa. Secondo recenti stime, ci sarebbero 100 milioni di malati di malaria ogni anno (contro i 250 milioni dell'inizio del seco lo). Confortanti i risultati della campagna di vaccinazio ne lanciata dall'Oms fin dal '74: allora, nelle campagne del Terzo Mondo, erano vaccinati il 5 per cento dei bambini; oggi, in media, il 50. Tra i paesi con maggiore percen tuale di infanti tuttora non sottoposti a questa pratica, la Cina (40%), l'India, l'Indo nesia, la Nigeria, l'India (20%). Studi sono in corso per mettere a punto, entro i prossimi 10 anni, vaccini più efficaci contro le forme tifai di, le shigellose e il colera; un vaccino contro la lebbra è al lo stadio di sperimentazio ne. Ornella Rota

Persone citate: Cancro, Ornella Rota

Luoghi citati: Asia, Cina, Giappone, India, Islanda, Nigeria, Unione Sovietica