La babele nel mangime

La babele nel mangime La babele nel mangime per le difficoltà di riconoscerli come residui nelle carni, sia per gli effetti collaterali che possono provocare nel consumatore. Soprattutto all'estero, ma fraudolentemente anche in Italia, per favorire l'ingrasso artificiale dei bovini vengono impiegati ormoni naturali (17beta-estradiolo, testosterone e progesterone), composti di sintesi (dietilstilbestrolo o DES, dienestrolo, exestrolo, zerenolo, e trembolone) o «cocktail» dì composti ormonali. Gli estrogeni, in particolare quelli di sintesi, sono sostanze pericolose per la salute dell'uomo; il DES, è stato documentato, è cancerogeno. L'utilizzazione del DES nella minaccia d'aborto è risultata capace di determinare adenocarcinoma della mammella nelle madri e della vagina nelle figlie esposte in utero; questi tumori compaiono dopo i 14 anni nelle figlie e dopo i 20 nelle madri. Inoltre sono state osservate anormalità nella spermatogenesi, mancata discesa dei testicoli nei figli e complicazioni ostetriche (parto prematuro e gravidanza ectopica) nelle figlie, dopo il trattamento delle madri in gravidanza. Trembolone ed estrogeni naturali possono determinare ginecomastia nei bambini, anticipi del ciclo mestruale nelle bambine, episodi di impotenza nell'uomo e alterazioni dei ritmi ormonali nella donna. Nei vitelloni trattati con queste sostanze anabolizzanti per alcune settimane, si può osservare un incremento del peso di 50-60 chilogrammi. La salute del consumatore potrebbe essere garantita se venissero rispettati i tempi di sospensione prima della macellazione; ciò non avviene, sìa per evitare il dimagrimento fisiologico dell'animale alla sospensione, sia perché in alcune circostanze la data della macellazione viene anticipata per tornaconti commerciali. Negli ultimi anni, varie sono state le indagini condotte in campo zootecnico dalle industrie dei farmaci e dei mangimi nella ricerca di sostanze alternative agli estrogeni. E' stato riportato come uno dei sistemi per accrescere artificialmente il peso del bovino e del suino sia quello di aggiungere al mangime piccole dosi di metalli, in particolare zinco miscelato ad aminoacidi e peptidi. Recenti ricerche hanno messo in evidenza come l'aumento di zinco nella dieta sia in grado di attivare l'ormone della crescita o somatotropina (STH), attraverso la stimolazione di una particolare proteina in esso contenuta, la metallotionina. In tal modo si otterrebbe una crescita più rapida e cospicua dei tessuti corporei, un'accelerazione della sintesi proteica in tutte le cellule dell'organismo e una riduzione dell'utilizzazione degli zuccheri e del consumo dei grassi a scopo energetico. Tuttavia, l'eccesso di zinco nelle carni può provocare vari effetti collaterali derivanti dall'interazione con altri metalli (Fe, Ca, Mg, Cu, P). Un'altra sostanza in fase sperimentale utilizzata in Inghilterra per accrescere le masse muscolari e la produzione di latte nei bovini è l'ormone somatotropo denominato BST (bovine somatrophin), ottenuto mediante tecniche del DNA ricombinante. La somministrazione quotidiana di BST

Luoghi citati: Inghilterra, Italia