Ngugi più forte del freddo

Ngugi più forte del freddo ATLETICA Il keniano si aggiudica il mondiale di corsa campestre Ngugi più forte del freddo La neve della Norvegia non ferma la galoppata del campione olimpico sui 5000 metri, alla sua quarta affermazione consecutiva - Primo degli italiani il solito Panetta, dodicesimo Neppure la neve ed il freddo della Norvegia hanno fermato l'antilope John Ngugi, campione olimpico dei 5000 metri. A Stavanger, in un campo da golf, il grande specialista keniano ha infatti centrato ieri la quarta affermazione consecutiva nei mondiali di corsa campestre, vincendo alla grande la gara sulla distanza di 12 chilometri nella quale ha preceduto di 28" l'inglese Tim Hutchings e di 31" il connazionale Wilfred Oanda Kirochi. Al quarto posto, l'australiano Stephen Moneghetti di evidente origine italiana. Per trovare gli azzurri, invece, bisogna scendere più in basso nella classifica per trovare Franceso Panetta, dodicesimo e Salvatore Bettiol, in diciassettesima posizione. In campo femminile il successo è andato alla francese Annette Sergent. Fra gli juniores affermazioni dell'etiope Addis Abebe ed alla svedese Malin Ewerloef. Il trionfo di Ngugi era quasi scontato. Ma l'atleta africano ha dato una dimostrazione tale di forza, malgrado le difficoltà ambientali ed il fango, da annichilire gli avversari. Della prestazione degli italiani c'è poco da dire: il risultato è dignitoso in un campo cosi altamente qualificato, ma in tutta onestà ci si attendeva un pochino di più da Panetta il quale è parso soddisfatto {'L'obiettivo era di entrare nei primi venti-), dopo le polemiche che aveva scatenato nei giorni scorsi contro la Federazione sostenen¬ do che la squadra inviata in Norvegia non era la migliore, ma erano stati fatti dei favoritismi. In ogni caso il suo miglior piazzamento sinora ai mondiali di cross era stato un decimo posto a New York nel 1984. Da registrare per contro un ottimo nono posto dello junior Christian Leuprecht nella prova di categoria. L'atleta di Bolzano era al debutto in un mondiale, dopo avere dominato la specialità in campo nazionale negli ultimi due anni, n responsabile tecnico del settore, Rondelli, avrà ora da lavorare parecchio per preparare in futuro una squadra per il cross più compatta e soprattutto più incentivata. • B ventisettenne britannico Cari Thackery si è aggiudicato la quindicesima edizione della maratonina Roma-Ostia, sulla distanza di 21 chilometri. Il corridore anglosassone ha subito impostato la gara su cadenze da record mondiale, staccando sin dall'avvio tutto il qualificato gruppo di avversari e tagliando il traguardo in solitudine con il buon tempo di 1 ora 02'09". Alle sue spalle, il marocchino Driss e l'inglese di origine cecoslovacca Klims, rispettivamente secondo e terzo. Primo degli italiani, l'atleta delle Fiamme Gialle Salvatore Nicosia, giunto al quarto posto. In campo femminile doppietta per il Cus Ferrara con le maratonete azzurre Graziella Striuli e Rita Marchisio, autrici di un probante test in vista della Coppa del mondo di maratona di metà aprile. • L'australiana Kerry Saxby ha stabilito il record mondiale sui 5000 metri femminili di marcia coprendo la distanza in 20'32"75. L'impresa è stata ottenuta durante i campionati nazional: la Saxby ha rosicchiato più di 12 secondi al suo stesso precedente primato. O Lo statunitense Doug Kurtis ha vinto la maratona di Barcellona, mentre nella sezione femminile si è imposta la belga Van de Geuthe. Kurtis ha preceduto l'inglese Hughes e il francese Johannes.

Luoghi citati: Barcellona, Bolzano, Ferrara, New York, Norvegia, Stavanger