E Boskov sbaglia mossa facendo giocare Mancini

E Boskov sbaglia mossa facendo giocare Mancini Primo piano E Boskov sbaglia mossa facendo giocare Mancini DAL MOSTRO INVIATO GENOVA — Vujadin Boskov, due record in un giorno solo. Forse non è tutta colpa sua, c'entra sicuramente anche Mancini nel fatto (abbastanza clamoroso) di una Sampdoria che ha giocato in dieci per 75 minuti. Nell'ultimo quarto d'ora, solo quando si è convinto che tanto valeva rischiare il brusco passaggio dallo stiramento allo strappo, l'attaccante infatti ha accorciato i passi e tentato lo scatto. Troppo tardi, ormai Boskov (e Mancini, sia pure) avevano lasciato troppo a lungo Vialli solo Boskov deve averci pensato a lungo, prima di sbagliare mossa. Assieme al record di aver fatto giocare un attaccante che non era nelle condizioni fisiche e psicologiche per credere in se stesso (la paura di farsi male, appunto), ha anche stabilito quello di far consegnare in tribuna stampa alle 14,52, otto minuti prima dell'inizio del match, il foglio ufficiale delle formazioni con al numero 10 due nomi, quelli di Mancini e Bonomi. Calcolando in un quarto d'ora il tempo di battere al ciclostile il foglio, il suicidio-Mancini è stato deciso negli ultimi venti minuti. Certo, anche massaggiatore e medico avranno le loro responsabilità. Ma non è contro un'Inter in piena salute che si può schierare un convalescente. E' andata così, invece. Niente Predella, Salsano solo nel finale (dal foglio delle formazioni l'eventuale candidato alla sostituzione di Mancini era Bonomi, un Bonomi piuttosto spento subentrato a Pari dopo mezz'ora di gioco). E a fine gara si è saputo che anche Pari alla vigilia non era nelle migliori condizioni. Davvero Boskov se è magnifico nella sua convinzione e interpretazione del calcio spettacolo, è incredibilmente sprovveduto nel valutare l'importanza delle condizioni fisiche. La lezione sarà servita a tutti, almeno in Coppa sarà meglio non correre altri rischi, se si dovessero ripetere in casa blucerchiata situazioni di massimo rischio come quella di ieri. b.p.

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