Popolare Novara l'Europa è vicina

Popolare Novara l'Europa è vicina L'88, un anno di espansione Popolare Novara l'Europa è vicina NOVARA — Il 1988 è stato per la Banca Popolare di Novara un anno di grande espansione scandita dalle acquisizioni delle quote di maggioranza della «Popolare» di Lecco, della Banca Sannitica di Benevento, della francese Bumf (Banque de l'Union Maritime et Financière di Parigi), dell'Istituto per le Cessioni del Quinto (Icq) di Roma e dall'assunzione del controllo di altre società a queste ultime collegate. Importante anche l'ingresso nel mondo delle polizze assicurative attraverso l'acquisizione del 25% della Siat-Vita. Aggiunte alla società già sotto controllo alla fine dell'87 (fra le quali la Banca Interpopolare di Zurigo che a giorni cambierà ragione sociale diventando Banca Novara Suisse) portano al ragguardevole numero di 92 il totale delle aziende in mano alla Bpn, da anni la «popolare» più grande del mondo e fra i primi dieci istituti di credito italiani. Le notizie di questa sorta di «campagna acquisti» sono state ieri il motivo conduttore della relazione dell'ottantaduenne presidente Roberto Di Tieri all'annuale assemblea che ha portato al palazzotto dello sport di Novara oltre tremila soci in rappresen tanza degli oltre 127 mila possessori di azioni. L'allargamento del cam po d'influenza è stato spie gato come una sorta di preparazione all'impatto col 1992. Da anni ormai la «Popolare» di Novara si pone obiettivi ben precisi le gati al previsto ampliamento a livello europeo del mercato finanziario. E1 chiaro che fra tre anni sarà avvantaggiato chi avrà le strutture più adeguate. Per i responsabili della Bpn sarà anche indispensabile la capacità di offrire servizi economici, funzionali ed efficienti. 'Anche una piccola banca — ha detto Di Tieri nel corso della relazione — può sopravvivere nello scontro dei giganti internazionali se razionalizza le sue procedure divenendo strumento indispensabile di consulenza e supporto alla clientela. In sintesi fungendo da boutique che egregiamente tiene il suo posto, vive e prospera anche all'ombra del grande supermercato'. Un autodimensionamento in prospettiva europea? Neanche per idea: la Bpn vuole essere una «boutique» ma di dimensioni ragguardevoli. Ha proseguito infatti il presidente: 'La nostra banca è troppo prènde, pef essere, considerata unità adattabile a un particolare territorio e troppo piccola per annoverarsi fra le grandi del domani. E'stato perciò necessario impostare una strategia incentrata sulle stensione della nostra rete capillare e complementare alla struttura esistente». Ma a nulla varrebbe l'espansione, secondo Ro berto Di Tieri, se non la supportassimo con nuovi prodotti. Ed è qui che sta avvenendo la fase più importante e qualificante della nostra trasformazio ne che fa perno sull'estensione del 'parabancario: incentivando lo sviluppo del merchant-banking con l'integrazione operativa della Finanziaria Ligure Piemontese, del credito al consumo mediante l'ac quisizione dell'ICQ., che completa la gamma di settore con istituti a medio termine, società di facto ring, credito fondiario ed edilizio'. Marcello Sanzo Novara. I soci della Popolare in assemblea

Persone citate: Di Tieri, Marcello Sanzo, Roberto Di Tieri