Saint-Gobain vuole il 70% di Sisa

Saint-Gobain vuole il 70% di Sisa Saint-Gobain vuole il 70% di Sisa MILANO — L'integrazione italo francese passa anche per la Borsa: ieri mattina Marino Golinellì, presidente del gruppo Alfa Schiapparelli Wassermann ha annunciato che Lazard Freres ha acquistato il 3% della Schiapparelli. Nel pomeriggio Pierre Ferretti, delegato di Saint Gobain in Italia, ha fatto il punto sulla trattiva in corso per rilevare la Sisa. In un mercato abbastanza animato, ma che è finito sui livelli del giorno precedente, con l'indice Comit a 608,92 ( + 0,03%), i titoli Schiapparelli e Sisa hanno registrato ottime performance: il primo ha chiuso con un progresso del 4,3%, il secondo con un rialzo del 5,2%. SCHIAPPARELLI — «Lo sviluppo del gruppo Schiapparelli passerà sempre più attraverso una politica di alleanze finanziarie, soprattutto all'estero» ha spiegato Marino Golinellì che nonostante la cessione del 3% a Lazard mantiene il controllo della Schiapparelli con il 62:1%, tramite la sua holding Alfa Wasserman. Golinellì ha ricordato la recente joint venture con Searle-Monsanto, aggiungendo: «Con il gruppo Lazard nel ruolo di consigliere finanziario, realizzeremo accordi destinati allo sviluppo del nostro gruppo farmaceutico, nel quadro dell'internazionalizzazione delle attività». Ha poi anticipato che il giro d'affari consolidato del gruppo è salito nel 1988 a 200 miliardi (182 nel 1987), mentre il fatturato ha toccato i 115 miliardi. L'utile ha superato i 7,5 miliardi e quindi il dividendo sarà magggiore rispetto al precedente, che era stato pari a 26 lire. SISA—Per quanto riguarda la trattativa Saint Gobain-Credit Lyonnais per Sisa, Pierre Ferretti ha detto •Non stiamo solo trattando per rilevare il 46% di Sisa detenuto da Credit Lyonnais, ma abbiamo contatti con gli azionisti della società i quali possiedono un pacchetto importante, perché a noi interessa solo raggiùngere la maggioranza. Per il momento siamo allo stadio di conversazioni, ma ho preferito chiarire la nostra posizione per evitare malintesi». Ferretti ha aggiunto che gli azionisti privati stanno trattando d'accordo, che Saint Gobain desidera acquistare il 70% del capitale Sisa perché «non ha interesse ad essere un socio dormiente». Ed ha affermato: «Sono ottimista, e spero di concludere entro un mese o poco più. Per allora comunque sapremo se sarà un sì o un no». Se concluderà l'affare Sisa, il gruppo francese allargherà anche in Italia la sua presenza nel settore imballaggi. Entro maggio, Saint Gobain spera di portare a termine anche un'altra acquisizione che, dopo le Vetrerie Italiane acquistate ai primi di marzo e la Sisa, sarà la terza operazione dell'anno. La Saint Gobain Italia nel 1988 ha avuto un fatturato di 740 miliardi e un utile industriale di 140 miliardi: le previsione per il 1989 indicano un giro d'affari vicino ai 1000 miliardi e un risultato dì 160 miliardi. Tornando a piazza Affari, ricordiamo i realizzi sulle tre Bin, i rialzi dì Ras e Toro, gli scambi abbastanza animati sulle Fiat e su Agricola e Ferfin. Infine il malumore che giunge dagli agenti di cambio a causa del progetto di legge sulle Sim: il consiglio nazionale ha deciso lo stato di agitazione ed ha preannunciato la convocazione di un'assemblea generale di :,categoria. Valeria Sacchi AUSIMONT — La società ha chiuso il 1988 con un utile netto di 206 miliardi di lire (70,8 miliardi nel 1987) pari a 6923 lire per azione, su un fatturato salito a 700 miliardi. Ad esso ha concorso la cessione del settore moquette Huega per 92 miliardi: anche escludendo i profitti di questa operazione, l'utile prima delle tasse è aumentato del 25% a 80,2 miliardi.

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