Scoppia la casa tre morti di Giuseppe Grosso

Scoppia la casa, tre morti Fuga di gas da una bombola in un paese vicino ad Alba Scoppia la casa, tre morti Un'intera famiglia sepolta sotto le macerie: uccise una donna e le due figlie di 3 e 2 anni, salvo il marito - Crollati anche i muri delle case vicine, evacuato un quartiere DAL NOSTRO INVIATO CASTELLINALDO (Cuneo) — Esplosione di gas, crolla una casa. Sotto le macerie sepolta un'intera famiglia: muoiono due bambine e la madre, il padre è in gravissime condizioni al Cto di Torino. La disgrazia è accaduta ieri mattina alle 8,30 a Castellinaldo, un paese di ottocento abitanti a dodici chilometri da Alba. Le vittime sono Maria Cambareri, 31 anni, casalinga, e le figlie Alice, 3 anni e mezzo, e Katia, di 2. Nel tremendo crollo si è salvato soltanto il padre delle due bimbe. Franco Napione, 38 anni, ragioniere disoccupato, che è stato trasportato con l'elicottero all'ospedale di Savigliano e poi trasferito al Cto, dov'è ricoverato con prognosi riservata per politrauma cranico e ferite in varit parti del corpo. Il boato è stato avvertito in tutto il piccolo centro della sinistra Tanaro. Secondo una prima ricostruzione fatta dai vigili del fuoco di Cuneo, Savigliano, Bra e Alba — intervenuti con una trentina di uomini — il crollo in via Madama Mussone 5 è stato causato dall'esplosione di gas propano liquido uscito da una bombola che alimentava una stufa. E' andata distrutta l'intera casa della famiglia Napione. un modesto edificio con una stanza al pian terreno e due camere da letto al primo e secondo piano. Sono anche crollate altre stanze nelle abitazioni vicine, che fortunatamente in quel momento erano vuote. Padre, madre e le due bimbe sono rimasti sepolti sotto cumuli di macerie, calcinacci e mobili. Spiega il sindaco di Castellinaldo. Andrea Bordino: -Ho sentilo il fortissimo scoppio, come tutti qui in paese. 1 primi soccorritori si sono trovati di fronte una scena impressionante. Passato l'immediato spavento, da sotto si sentiva qualcuno che chiedeva aiuto con un filo di voce. Era il capofamiglia. Franco Napione, semisommerso dalle macerie, che chiedeva di fare presto e diceva che c'erano anche sua moglie e le bambine'. Con i pompieri sono interventi i carabinieri, due elicotteri del servizio di soccorso regionale e uno dei vigili del fuoco di Torino, con decine di volontari. Racconta una testimone, Marina Marsaglia: -Abbiamo avuto paura, credevamo fosse il terremoto. I vetri del nostro alloggio, a una cinquantina di metri, sono andati in frantumi. Con mia madre siamo uscite nel cortile: quella casa si era spezzata tra fumo e polvere». Soltanto alle 10 è stato possibile liberare Franco Napione: altre macerie perico¬ lanti gli erano finite addosso, rendendo più difficile la delicata operazione di salvataggio. Per cercare di salvare i suoi famigliari si sono anche utilizzzati i cani addestrati in dotazione all'Unità cinofila di Torino, portati a Castellinaldo con un elicottero. I lamenti che si erano uditi in un primo tempo però erano già spenti. A mezzogiorno è stato estratto il corpo della Cambareri. Pochi minuti dopo, fra la disperazione di centinaia di compaesani accorsi nella borgata alta, sono stati riportati alla luce i cadaveri delle due piccole. Le tre salme sono state composte nella camera mortuaria del cimitero del paese, dove da ieri pomeriggio c'è un via vai continuo di gente, profondamente commossa dalla tragedia. I Napione erano tutti originari di Torino: avevano deciso di trasferirsi a Castellinaldo un anno e mezzo fa, in quanto non si trovavano bene in città. Avevano comprato la piccola casa con l'aiuto dei parenti. Franco Napione, in passato impiegato di banca, da qualche tempo era disoccupato; in paese si dice che soffriva di esaurimento nervoso. La moglie si prodigava in casa, le bambine frequentavano l'asilo dalle suore di Castellinaldo. La famiglia viveva piuttosto appartata, e ogni fine settimana riceveva la visita dei genitori di Napione, pensionati, che abitano a Torino. A Castellinaldo le operazioni di sgombero delle macerie sono proseguite fino a sera. Per il timore di nuovi crolli il sindaco ha ordinato l'evacuazione delle case vicine, per lo più abitate da torinesi che vengono qui soltanto nei fine settimana. Continuano intanto gli accertamenti dei carabinieri e dei vigili del fuoco. L'ipotesi più attendibile per l'incidente rimane quella di una fuga di gas dalla bombola che alimentava la stufa per il riscaldamento dei tre locali. Una tragedia accidentale: non sarebbero infatti emersi, almeno finora, particolari che facciano pensare a un gesto volontario. , Giuseppe Grosso Castellinaldo. Franco Napione, unico sopravvissuto, viene trasportato all'ospedale (Reporters)