Ticket, contro-proposta dei sindacati di Gian Carlo Fossi

Ticket, contro-proposta dei sindacati Ticket, contro-proposta dei sindacati Cgil-Cisl-Uil: più pesanti per gli autonomi, esenzione per lavoratori dipendenti e pensionati Nuovo prontuario e tassa sui ricoveri solo nei centri convenzionati - Medici pubblici in agitazione ROMA — Un pacchetto di controproposte (3200 miliardi tra maggiori entrate e risparmi) è stato definito, a tempo di record, da Cgil-Cisl-Uil per sbarrare il passo agli -iniqui» ticket sanitari decisi dal Consiglio dei ministri. Nello stesso tempo, la confederazione dei medici pubblici (Cosmed) ha deciso di lanciare martedì un referendum sulle -assurde- misure varate da Palazzo Chigi e un contro-documento sulla spesa sanitaria, che denuncia abusi, sprechi, disservizi, ma suggerisce anche adeguate soluzioni. La contestazione delle forze del lavoro si fa più serrata, mentre si estendono nel Paese le agitazioni «spontanee» e crescono le pressioni delle categorie e di molte strutture sindacali territoriali per la proclamazione di uno sciopero generale unitario a breve termine. Cgil-Cisl-Uil sollecitano la revoca dei ticket deliberati a carico dei lavoratori dipendenti e dei pensionati, e chiedono che sia messo sotto torchio soprattutto il lavoro autonomo (professionisti, commercianti, artigiani, coltivatori diretti). In particolare: 1) 1000 miliardi di maggiori entrate potrebbero derivare da ticket a carico dei lavoratori autonomi nelle misure di 4000 lire per le visite mediche ambulatoriali, di 8000 lire per le visite domiciliari, e del 30% su tutte le prestazioni specialistiche; 2) 200 miliardi si otterrebbero con un ticket generalizzato per tutti i cittadini, con esclusione delle esenzioni, di lire 10.000 al giorno solo sui ricoveri in casa di cura convenzionata (niente per gli ospedali); 3) 500 miliardi di risparmio si avrebbero con l'esclusione dal prontuario terapeutico dei farmaci che già oggi hanno ticket del 40%; 4) 1200 miliardi in più, in seguito al ripristino dell'aliquota contributiva del 6,50 per i lavoratori autonomi. Il trasferimento degli oneri dal lavoro dipendente a quello autonomo viene giustificato dalle tre confederazioni con il diverso peso delle rispettive quote di finanziamento del sistema sanitario anche in rapporto al numero degli assistiti, n lavoro dipendente contribuisce con 33 mila e 598 miliardi di lire, pari al 56.1% e con un carico di popolazione assistita del 65,9%, mentre il lavoro autonomo interviene per 4920 miliardi, pari all'8.2% del totale e con un carico di popolazione assistita di circa il 26%>. Se ci fosse lo stesso rapporto contribuenti-assistiti nei due settori, quello autonomo dovrebbe pagare 12 mila miliardi. Anche t medici pubblici non risparmiano critiche e attacchi al governo. Ieri sera, in un incontro con il ministro della Funzione pubblica Cirino Pomicino (assente il ministro della Sanità Donat-Cattin, a causa della morte di un suo stretto collaboratore), una delegazione della Cosmed ha preannunciato un periodo di scontro durissimo su tutti 1 fronti. «Da più di un anno — afferma Paci, coordinatore della confederazione e segretario generale dell'Anaao — attendiamo la chiusura delle code del vecchio contratto con la definizione dei profili professionali. E i medici pubblici non saranno disponibili a trattare il rinnovo sulla base di un tasso di inflazione programmato-. "Se con il vecchio contratto abbiamo ottenuto la metà del potere di acquisto perduto dal 1970, con il nuovo dovremo conseguire almeno l'altra metà'. La categoria sollecita inoltre una profonda riorganizzazione degli ospedali e delle Usi. Gian Carlo Fossi

Persone citate: Cirino Pomicino, Donat-cattin, Paci

Luoghi citati: Roma