Due schiaffi agli azzurri

Due schiaffi agli azzurri Sia la Nazionale che la Under 21 sconfitte ieri pomeriggio in Romania Due schiaffi agli azzurri A Sibiu la squadra di Vicini si è svegliata solo dopo aver subito il gol al 48' - Infortunati Ferri e Bergomi, opachi Giannini e Donadoni E Vialli è sempre in cerca di un partner DAL NOSTRO INVIATO SIBIU — Antonio Matarrese ha pagato il debito sino in fondo. Con molta sincerità il presidente della Federcalcio, nel discorso di saluto alle autorità sportive di Sibiu, aveva detto al suo omologo romeno che la presenza degli azzurri era anche un ringraziamento per il voto, uno di quelli che gli avevano permesso di entrare nell'esecutivo dell'Uefa. E ora i romeni sono contenti: hanno battuto per 1-0 (come accadde sei anni fa a Bucarest) la squadra annunciata, giustamente, come quella dei tre campionati del mondo. Gli azzurri, per contro, hanno a**->so di andare in svantaggio per dimostrare, negli Ultimi 40', di avere in corpo ancora grinta, rabbia, vo-jia di lottare. Su questo non c'erano dubbi, ma prima del gol di Sabau al 48', una botta rasoterra al termine di un'azione rocambolesca e fortunosa per il modo col quale il centrocampista ha vinto l'ultimo tackle con Baresi, i nostri avevano giocato sotto tono, forse convinti di portare a casa un pari che avrebbe chiuso degnamente la tournée di Pasqua, pesante per i giocatori, contestata dalle società, e che Vicini ha affrontato con molta serenità malgrado gli sia scappato a Vienna uno scatto di nervi. Gli infortuni a Ferri (38') e Bergomi (51') hanno manda¬ to in campo prima Maldini e poi Marocchi che hanno tenuto il campo contribuendo al vano forcing finale, ma il cambio più importante in proiezione futura è avvenuto al 65' quando è entrato sul terreno Baggio — volitivo e concreto — al posto di un Donadoni ancora evanescente. Ma evanescente era stato anche Borgonovo, che aveva lasciato Vialli come isolato sul fronte offensivo. Un Vialli peraltro pasticcione, che ha sbagliato una palla gol fornitagli da Baggio nel finale e che nel primo tempo (33') si era stranamente inchinato al cospetto di una palla gol fornitagli da De Napoli con un centro dalla destra. La Romania ci ha messo in difficoltà soprattutto con due giocatori: l'estremo destro Lacatus (sul quale ha sofferto molto Ferrara prima di passare stopper con l'uscita di Ferri, e meno Maldini subentrato sulla fascia) e Hagi, vecchia bandiera romena invano conteso sul mercati europei, su cui De Napoli ha faticato tutta la gara Un quasi rigore di Baresi su Camataru al 3', un clamoroso palo colpito da Mateut al 21' e una incertezza di Camataru (32") che si faceva soffiare dal bravo Zenga una palla fornitagli maldestramente da Donadoni avevano legittimato la superiorità dei padroni di casa sino al gol del vantaggio. Dopo, come si è detto, reazione azzurra: alcune conclusioni pericolose, ii momento chiave al 75' quando Vialli ha aperto per Ferrara sulla destra, e sul lungo cross del terzino prima Borgonovo ha mandato la palla a rimbalzare sulla traversa e quindi Giannini in rovesciata ha colpito il palo esterno. A chiusura della doppia trasferta, va ricordato soprattut- to il finale delle due partite. Sia a Vienna che a Sibiu gli azzurri sono stati «vivi» soprattutto in chiusura. E questo almeno è buon segno, anche se in fatto di scelte Vicini dovrà meditare a fondo. n problema Giannini per il et è praticamente irrisolvibile, un altro regista non sa dove trovarlo, ma il romanista non ha la potenza fisica per reggere partite che diventano battaglie, pur avendo tecnicamente i suoi pregi: anche ieri nella fase iniziale è stato autore di due assist efficaci n et deve anche scegliere la coppia d'attacco. Serena ha giocato solo 20' a Vienna, quindi la «palla» è passata alla coppia Vialli-Borgonovo. Vialli intoccabile, certo, ma non si può chiedergli che faccia i gol e da assistente al compagno di turno. Vialli regge, non fa polemiche, ma sicuramente la situazione non gli piace e pensa sempre a Mancini come compagno ideale. Se Vicini poi intende puntare su Serena, si deve trovare un gioco di squadra che privilegi ar.che i cross, particolare tecnico che dall'Italia di queste due partite è stato completamente trascurato. Anche perché, altro punto negativo, non è in condizione Donadoni: è considerato intoccabile da Vicini ed è gradito ai compagni, ma allo stato attuale è difficile considerarlo insostituibile. Bruno Perucca Sibiu. Un contrasto tra Gianluca Vialli e il romeno Lacatus, due tra i migliori in campo)Telef. Ap) b di Giannini;