«C'è una bomba in tribunale»

«C'è una bomba in tribunale» «C'è una bomba in tribunale» A Lecco - Sotto un termosifone un timer e due fogli di insulti ai magistrati - La rivendicazione: «Ho subito un torto da quei giudici» LECCO — Una bomba -fantasma- ieri mattina ha tenuto per due ore la città con il fiato sospeso. Poi, per fortuna, si è saputo che la strana scatola, nascosta sotto un termosifone al primo piano del palazzo di giustizia, conteneva oltre ad un timer, anche due fogli scritti a mano, con ingiurie e minacce ai magistrati. Due fogli con una sigla ignota in calce, «Agol», che ieri gli esperti hanno cercato di decodificare. Anagrammando «Agol» si possono ricavare lago, gola, goal ed anche un nome di donna -Olga». L'autore dello -scherzo- e delle minacce tuttavia non sarebbe una donna, ma un uomo che con una telefonata anonima alla redazione lecchese del quotidiano La Provincia aveva annunciato la bomba. ■Al palazzo di giustizia c'è una bomba che esplo¬ dlurit2bpe derà entro poco: ho messo l'ordigno perché ho subito un torlo dai giudici-, poi il ricevitore è stato abbassato. In pochi secondi oltre 200 persone sono state obbligate ad abbandonare il palazzo di giustizia dove erano in corso anche alcune istruttorie. La zona è stata transennata, mentre iniziavano le ricerche della bomba. Al primo piano sotto ad un calorifero lo strano involucro dal quale proveniva un inquietante «tictac», simile ad un congegno di una bomba ad orologeria. Abbastanza, per consigliare la massima prudenza. Un cane antiesplosivo del nucleo cinofilo di Monticello finanza e poi un artificiere giunto da Milano hanno quindi accertato che non si trattava di una bomba, e che nell'involucro non c'era materiale esplosivo, ma solo il temporizzatore e lo scritto, a qtsssdttr quanto pare sgrammaticato, con pesanti ingiurìe e strane minacce ai magistrati. I fogli di carta sono stati sequestrati dagli uomini della Digos di Como, mentre le indagini sono condotte dal sostituto procuratore della Repubblica di Lecco Annamaria Delitata. La finta bomba quasi sicuramente è stata nascosta sotto il calorifero ieri mattina perché la sera prima l'impresa delle pulizie non l'aveva trovata. Sarebbe dunque stato qualcuno che ha approfittato dell'arrivo di magistrati, impiegati, avvocati e quant'altri popolano un tribunale la mattina presto. Qualcuno che ritiene di essere stato condannato ingiustamente e che ha pensato ad una soluzione personalissima, oltre che pericolosa. m. m.

Luoghi citati: Como, Lecco, Milano