Palermo, il psi non ci sta

Palermo, il psi non ci sta I socialisti non vanno alla riunione sul programma di giunta Palermo, il psi non ci sta «Vogliamo l'azzeramento e un sindaco non de» - AI vertice partecipa invece il pei Iniziative per evitare una rottura definitiva - Nicolosi chiede l'intervento di Forlani DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PALERMO — Democristiani e comunisti a Palermo continuano le trattative per allargare al pei la giunta • anomala» del sindaco Leoluca Orlando. Il psi vuole invece subito la crisi e poi un sindaco non de. Ieri in municipio c'è stata la prima riunione sul programma e, invitati. i socialisti non si sono presentati, come già avevano preannunciato. La direzione provinciale democristiana aveva recentemente stabilito di far rimbalzare a Roma le trattative con il psi, che però non è propenso a scavalcare i suoi organi locali. Il segretario provinciale socialista Manlio Orobello ha confermato tutte le pesanti riserve del suo partito: "Avevamo chiesto — ha detto —segni di novità per riaprire il dialogo e per noi un segno di novità è la crisi con l'azzeramento della situazione e un altro è un sini. co non democristiano. Non si può chiedere al psi di aggiungersi a una cosa alla cui determinazione non ha partecipato». In polemica con il responsabile Enti locali della de Giuseppe Guzzetti (è nell'aria la sua sostituzione) Orobello ha poi osservato: -E'stato scorretto che Guzzetti abbia scrìtto a Giusy La Ganga come se noi qui fossimo dei "minus habens" incapaci di prenderci le nostre responsabilità». Sull'ipotesi di un bicolore dc-psi, sostenuta dal socialista Gaspare Saladino che ha dalla sua la maggioranza del gruppo consiliare psi. Orobello ha detto laconicamente che "è una delle proposte circolate». E gli altri? I fautori del «pentacolore» hanno mostrato di voler proseguire nell'intesa col pei, che dall'87 sostiene l'esecutivo. Da mesi il pei chiede di entrare nella giunta comunale e, avendo bussato alla porta, ha ottenuto intanto l'ingresso in quella della Provincia. Il vicesindaco Aldo Rizzo, deputato della sinistra indipendente, ha lanciato alla de più di un ultimatum e ha prospettato crisi immediata se il pei non sarà chiamato in giunta. Fra i democristiani allora s'è fatta strada l'idea di una maggioranza a sette, cioè con l'aggiunta di comunisti e socialisti all'attuale pentacolore formato da de, sinistra indipendente, psdi, verdi e «Città per l'uomo». Dopo la defezione del psi, ieri, il sindaco Orlando ha detto: "Andiamo avanti lo stesso con l'esame del programma». Maggioranza pentacolore e comunisti tomeranno a incontrarsi fra una settimana, forse martedì 4 aprile. Il segretario provinciale de Rino La Placa ha definito una "autoesclusione» l'assenza dei socialisti, che però a suo giudizio «non è un fatto definitivo»: «Se il psi verrà, siamo disposti a ricominciare, e avrà un ruolo da protagonista». Il capogruppo comunista Elio Sanfilippo considera opportuno un ulteriore invito ai socialisti, ma aggiunge: «Se non rimuoveranno vecchi pregiudizi, per noi la questione è chiusa». La settimana scorsa, il presidente della Regione Rino Nicolosi, de, è andato a Roma per invitare Forlani a far recedere la de palermitana dal proposito di rompere ulteriormente i rapporti con il psi. Nicolosi, che guida un bicolore dc-psi, teme ripercussioni che porterebbero alla crisi del governo regionale. Antonio Ravidà

Luoghi citati: Palermo, Roma