L'Eden degli uccelli è nei giardini inglesi

L'Eden degli uccelli è nei giardini inglesi Celebra un secolo la Società reale che ha trasformato le crudeltà verso i volatili in amore L'Eden degli uccelli è nei giardini inglesi DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA — Sarà un anno di festeggiamenti in Inghilterra. Ovunque, da un capo all'altro dell'isola, nelle città, nei villaggi, nelle scuole, nei musei, nei teatri, nelle strade. Si celebra un secolo di via della Rspb. una sigla che tutti conoscono e rispettano, la Royal Society for the Protection of Birds.-Fossi un uccello — dice uno scienziato —, ritTei in Gran Bretagna. Avrei un'esistenza tranquilla e serena, più che in ogni altro Paese d'Europa-. In cento anni, questa Società Reale ha trasformato i sentimenti verso gli uccelli, ha convertito la crudeltà in amore. Non li deve più difendere dalla malvagità, ma dai pericoli dell'urbanizzazione e della tecnologia. Senza la Rspb. non si sarebbe avuto forse quel mirabile esempio di civiltà ecologica che è il Bird-watching. Invece di uccidere gli uccelli, li si osserva, li si studia, li si ammira. E' un voyeurismo, ma che, a differenza della caccia, addolcisce e ingentilisce. Si guardi cosa sta avvenendo da quindici giorni in un minuscolo villaggio gallese. Centinaia di bird-watchers fanno la coda per vedere un oriolo americano, giunto d'oltre Atlantico con gli impetuosi venti dell'autunno, mentre migrava forse dagli Stati Uniti verso la Colombia. Sembra essere l'unico in Europa: e 16 soltanto sembrano essere scesi su quest'isola in oltre cinquant'anni. E' stata Birdline a segnalare l'arrivo dell'oriolo nel giardino della signora Sheila Scammell. a Roch. nel Dyfed. una contea del Galles. Birdline è uno di quei telefoni che informano i bird-watchers sull'ubicazione di uccelli rari, sulla presenza di bellezze aviarie. E, così, udita la notizia, frotte di inglesi sono partite per il villaggetto, in un pellegrinaggio cui continuano ad aggiungersi nuovi fedeli. "All'inizio, ci spaventammo — narra la signora Scammell —. Siamo gente tranquilla, qui: e l'idea di un'invasione ci impauri. Ma tutti questi visitatori si comportano in modo impeccabile. E' un piacere accoglierli-. Su consiglio di Strettine, i bird-uatchers lasciano le vetture fuori del villaggio e stanno bene attenti a non infastidire in alcun modo gli abitanti. Poi si dirigono verso il giardino della signora Scammell e, a turno, attendono, con i binocoli, l'arrivo dell'oriolo che, di tanto in tanto, interrompe i suoi voli per abbuffarsi. -E' vivo per miracolo — scrivono gli espèrti —. Questi orioli non sopravvivono a un inverno nord-europeo, ma quest'anno l'inverno è stato mitissimo. E la signora Scammell ha irrobustito il piccolo forestiero con acqua e miele e frutta fresca-. Anche in Inghilterra si uccidevano un tempo gli uccelli. Se ne ammazzavano milioni per ottenere le piume richieste dalla moda femminile, per spasso, per machismo. per tradizione. Impietosite e indignate, poche persone fondarono nel 1889 la Society for the Protection of Birds. una società che, con dinamismo irrefrenabile, si accinge adesco a raddoppiare, in tre anni, il numero dei soci, da mezzo milione a un milione, e a raccogliere 35 miliardi di lire per creare nuove, e più vaste, «riserve» per gli uccelli. Alle mille e mille manifestazioni per il centenario parteciperanno stelle dello spettacolo, della politica, delle arti, della scienza. Dopo tutte queste notizie, è doloroso leggere su World Magazine, la più bella rivista di ecologia, ora diretta dall'italiano Marco Ausenda, che il nostro Paese continua ad avere, con Malta e Cipro, il primato dei -massacri inutili-. In Italia, l'uccellagione è tuttora una -tradizione culturale-. -Qualsiasi creatura alata, grande o piccola, è bersaglio legittimo-, nella Penisola. Ben dieci specie sono in pericolo nel Mediterraneo: il becchiamolo, l'oriolo, la tortora, il tordo sassello. la capinera, l'allodola, la quaglia, l'ortolano, il cardellino, il pettirosso'. m. ci.

Persone citate: Marco Ausenda, Roch, Sheila Scammell