L'Ancona travolge l'Avellino

L'Ancona travolge l'Avellino L'Ancona travolge l'Avellino Rete di De Martino e doppietta di Garlini (con un rigore) Per gli ospiti gol di Bagni, il primo in B - Espulso Celestini ANCONA—Tre gol, tanto gioco e applausi per l'Ancona di Pasqua che annichilisce l'Avellino di Fascetti sempre o quasi in difficoltà di fronte agli scatenati biancorossi di Cade, a loro agio per certi avvenimenti che risulteranno determinanti. Intanto la difesa dell'Avellino: completamente in vacanza, con il libero Perrone troppo tardi sostituito. Poi il tecnico Fascetti che, se contesterà la direzione del triestino Baldas, ha però grosse colpe per la disposizione tattica dei suoi «lupi», ieri molto... agnelli. Infine l'Ancona. Trovato (con un lancio esemplare di Gadda) il gol con De Martino (9'), la formazione di Cade ritorna l'accortissimo e concreto Ancona da trasferta con attentissime marcature su Baldieri, Bertoni e Bagni. E, a centrocampo, l'Avellino è costretto ad ammirare gli uomini di casa. Ma da dietro arrivano i segnali più negativi per i «lupi». Sì, d'accordo, senza «filtrò» del centrocampo è difficile arginare un Ancona a suo agio, ma troppo tardi Fascetti si accorge della luna storta dei suoi uomini arretrati e ancor più del suo «libero» in vacanza, n gol di De Martino apre solo lo spiraglio ad un susseguirsi di emozioni. Al 31' resuscita pure Garlini. In verticale Brondi pesca magistralmente il centravanti: tocco di fino e raddoppio per i locali. Serve a poco la sostituzione di Perrone. Nella ripresa, infatti, la festa continua: ovviamente per l'Ancona. C'è anche una rete annullata (ancora a De Martino al 47'). Poi, nel bel mezzo della festa (tutto il pubblico è in delirio) l'Avellino coglie il frutto di una possibile rivalsa. Tiro-cross di Baldieri e tocco finale di Bagni. Siamo al 69': tutto si riapre? Dietro l'angolo, invece, un'altra sorpresa. Lo stesso Bagni va in contatto, nell'azione successiva, in piena area avellinese con Bronci;. E' rigore? La decisione di Baldas appare eccessiva. Dal dischetto, Garlini, pallone da una parte e Di Leo dall'altra. L'Avellino si arrende e il suo numero 10, Celestini, perde anche la pazienza: all'84' scalcia De Martino e guadagna la doccia sei minuti prima dei compagni. Adelio Pìstelli

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