Vialli e Ferri rimpiangono Serena

Vialli e Ferri rimpiangono Serena Vialli e Ferri rimpiangono Serena Dice l'attaccante: «Con lui la squadra stava attraversando un buon periodo, con Borgonovo ho dovuto cambiare posizione» - E il difensore: «Quando è uscito c'è stata confusione» - I guai di Maldini DAL NOSTRO INVIATO VIENNA — Non è stato facile come si pensava. Gli austriaci, che stanno ancora soffrendo sulla via della qualificazione peri mondiali del '90. hannn Tianifestato una concent "'one superiore a quella degli azzurri per i quali la partita del -Prater», anziché una divertente esibizione, si è trasformata in una faticosa battaglia Risòlta nel finale dal guizzo di Berti, che ha dato il successo pieno all'Italia senza forse, cancellare completamente le riserve di Vicini. Malgrado tutto però il giudizio di Vialli, ancora una volta il migliore con Baresi, è ampiamente positivo, n sampdorìano è convinto che il pubblicò si sia divertito. "Mi è sembrata — dice con la consueta onestà — una bella partita. Non c'era posta in pàlio, purtutlavia il gioco non è mancato. Ci sono state tre o quattro belle occasioni per parte ma penso che le nostre siano state più limpide-. E alla domanda fatidica: meglio con Serena o con Borgonovo? Vialli ha risposto: -Aldo è rimasto poco in campo, quando se n'è andato la squadra stava comunque attraversando un buon periodo. Stefano ha un gioco diverso e con lui debbo arretrare cambiando quindi posizione. Ma mi va bene ugualmente, quel che conta è giocare, perché anche se mi tocca magari arretrare fin sulle linee difensive penso che lavorare per la squadra sia sempre gratificante-. Vittoria con pieno merito, questo il giudizio di Baresi che precisa: -Complessivamente siamo stali superiori, loro ci hanno fatto soffrire per una decina di minuti soltanto-. L'interista Ferri invece non si dimostra d'accordo con U compagno di reparto in azzurro: -Dopo l'uscita di Serena abbiamo accusato un po' di confusione e per una ventina di minuti la squadra ha dovuto subire l'iniziativa austriaca Fortunatamente ci siamo ripresi e nel finale la nostra superiorità si è concretizzata-. I fastidi più grossi a Zenga li ha procurati con alcuni violenti tiri da lontano Zsak, il quale ha rappresentato una sorpresa anche per il portiere azzurro. -Non sapevo di questa sua pericolosità — dice l'estremo difensore — ma di solito quando un centrocampista tende ad avanzare lo tengo d'occhio. L'Italia mi è sembrata una buona squadra, valida anche negli inserimenti che ha effettuato-. Un giudizio su Berti? Superfluo. Zenga ride allargando le braccia e commenta: -A me lo chiedete?, ho Nicola sotto gli occhi tutte le domeniche'. II finale è di Maldini, anco¬ ra una volta sfortunato e costretto ad uscire in anticipo. Leggera distorsione alla caviglia destra, è la diagnosi, la sua Pasqua sarà serena soltanto a metà. -Ho visto il primo tempo — osserva il terzino — e confesso di non essere rimasto sorpreso delle difficoltà dell'incontro. L'Austria giocava in casa e mi sembra logico che cercasse di prendere l'iniziativa-. Wilfurth è stato un avversario diffìcile da controllare, Maldini non ha esitazioni ad ammetterlo. -Si creavano troppi spazi, un po ' avanzava il mio rivale diretto con il quale spesso si alternava qualcun altro e cosi ci siamo trovati in difficoltà-. Difficile per Maldini individuare i motivi di certi arretramenti in blocco. -Forse si cercava di indietreggiare per poi ripartire all'offensiva, ma vi confesso che non è stato troppo facile-. Pier Carlo A lfonsetti

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