Una schiarita per il latte

Una schiarita per il latte | ).-, ■ AMI ■ -ti In vigore il decreto del governo sulla gestione delle quote Cee Una schiarita per il latte Possibilità di «compensare» le quote nazionali, cioè i quantitativi massimi, fissati dalla Cee ■ Responsabile è TUnalat ROMA — La Piera di Verona ha solo parzialmente risposto agli interrogativi dei produttori sulle quote latte e sulla richiesta della Cee di ridurre del 5,5% «il quantitativo di riferimento» oggi di 96 milioni di quintali, una richiesta — è stato ribadito — j; inaccettabile per un Paese ' deficitario come l'Italia. Un ! contributo che aiuta a vedere j avanti con più chiarezza vie; ne, invece, dal decreto del ; ministero dell'Agricoltura, di ! cui la «Gazzetta Ufficiale» sta per pubblicare U testo. Dal 1983 ad oggi il panorama del latte in Italia è notevolmente cambiato. Le aziende sono passate da 300 a 210 mila (dati del censimento 1988). Vi hanno con: tribuito le chiusure di alleva; menti dovuti a fatti fisiologici e i premi alla macellazione 1 che hanno portato all'abbat■ timento di circa 100 mila vac.' che, ma anche le azioni di ' ammodernamento che molti produttori hanno realizzato, col risultato che oggi ci sono meno allevamenti, ma più produttivi, in condizione di colmare i vuoti di produzione delle stalle scomparse. La quota non ha solo una funzione orientativa; superandola, i Paesi Cee sono tenuti a pagare un superprelievo (il prelievo normale è di 900 lire il quintale) pari al prezzo indicativo che la Cee fissa ogni anno e che per l'88 è di circa 45 mila quintali. n decreto, fatti salvi una decina di migliaia di produttori di latte non associati, affida all'Unalat (l'Unione nazionale delle associazioni produttori latte) la gestione dei quantitativi di riferimento (quota nazionale) e le relative compensazioni. L"Unalat dovrà dunque gestire la quota e fornire al ministero formale assicurazione che il quantitativo, anche a seguito delle compensazioni intervenute, coincide con la quota nazionale. Dal decreto si evince che (art. 2): «I quantitativi di latte liberati ai sensi dei decreti 8-11-84 e 25-3-86 (abbattimento), omissis (circa3,5milioni di quintali) rimangono a disposizione dell'Unalat, se del caso di ciascuna associazione, omissis, e saranno riassegnati secondo criteri prioritari: ai nuovi produtto¬ ri, purché gli stessi non si installino su territori di aziende che hanno usufruito del premi di abbandono; al produttori la cui produzione lattiera, nel 1983 ha risentito di eventi eccezionali, omissis; ai produttori che esercitano l'attività agricola a titolo principale». Con questa ultima possibilità l'Unalat può rassicurare le aziende che hanno aumentato nel corso dell'ultimo quadriennio la produzione, aiutando l'Italia a non scendere sotto la quota assegnata dalla Cee. All'art. 3 il decreto precisa che per i produttori non associati, la contabilità, agli effetti del rispetto della quota e dei relativi controlli, è tenuta dagli acquirenti Unalat e acquirenti debbono fornire entro 45 giorni dalla fine di ciascun periodo di riferimento e secondo quanto previsto dal reg. Cee 1546/88, una dichiarazione sull'andamento delle consegne. Abbastanza chiare risultano le norme che regolano la materia del trasferimento delle quote in caso di vendi¬ ta, affitto e trasmissione per via ereditaria dell'azienda. L'art. S terzo capoverso prescrive che: «In caso di vendita, locazione o trasmissione per via ereditaria di una o più parti dell'azienda, 11 quantitativo di riferimento corrispondente viene ripartito tra 1 produttori in funzione delle superfici utilizzate per le produzioni lattiere e proporzionalmente al tempo di utilizzo di dette superfici all'Interno di un periodo di 12 mesi. «In caso di trasferimento di terre all'autorità pubblica e/o per motivi di pubblica utilità da produttori non associati: a) i quantitativi di riferimento rimangono assegnati al produttore purché il trasferimento della superficie utilizzata per la produzione lattiera sia inferiore al 50% della superficie totale a tal fine utilizzata». Si può concludere quindi che il decreto, anche se non prefigura di fatto l'atteso «bacino unico», aiuta i produttori a guardare avanti con relativa serenità e a disporsi per assicurare all'Unalat la necessaria collaborazione. Fortunato Tirelli m ■ iwtiìiìÉi Una macchina automatica per l'impacchettamento in sacchetti di plastica del latte pastorizzato a lunga conservazione (Publifoto)

Persone citate: Tirelli

Luoghi citati: Italia, Roma, Verona