Non si può vendere la casa se non è in regola col fisco

Non si può Vendere la casa se non è in regola col fisco Una novità nella sanatoria per indurre gli evasori all'autodenuncia Non si può Vendere la casa se non è in regola col fisco I contratti saranno annullati - A novembre la prima rata (70%) delle tasse arretrate ' ROMA — D'ora in poi sono nulli gli atti di vendita delle case non in regola con le tasse. Con il decreto-legge approvato giovedì scorso dal governo parte forse la più ambiziosa offensiva degli ultimi tempi contro l'evasione. Per mettersi in regola, i proprietari di case finora non dichiarate dovranno pagare, tra il 1° e il 30 novembre, almeno li 70% delle imposte arretrate. Anche a causa delle carenze del Catasto, questo tipo di evasione è molto diffuso. Nonostante gli immobili si possano nascondere assai meno facilmente dei denari, si ritiene che il 20-30% non paghi tasse, il decreto invita gli evasori all'autodenuncia eliminando conseguenze penali e multe, ma senza concedere sconti: per quest'ultimo motivo non si tratta, a rigor di termini, di un condono. Chi non si rivelerà chiedendo la sanatoria, dovrebbe correre — al contrario di quanto è avvenuto finora — rischi consistenti, n fisco è sicuro di riuscire a scoprire una gran quantità di evasori grazie a sistemi elettronici già pronti a fun¬ zionare e a procedure rapide di accertamento istituite dal decreto di giovedì, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Sono tre le novità capaci di incutere timore a chi finora ha trascurato di inserire i fabbricati nelle dichiarazioni dei redditi: 1) i computer dell'Anagrafe tributaria sono ora in grado di fornire liste degli immobili oggetto di contratti di vendita o d'affitto ma non pagano tasse; 2) liste degli immobili noti al fisco, divisi per via e numero civico, saranno fornite ai Comuni che da aprile a ottobre '90 dovranno controllare che cosa manca; 3) d'ora in poi sono nulli (art. 4 comma 4 del decreto) gli «atti pubblici tra vivi» che non contengano notizia della dichiarazione fiscale o degli eventuali motivi per cui l'immobile non doveva essere dichiarato. Chi vuole autodenunclarsi può presentare dichiarazioni dei redditi sostitutive per tutti i periodi di imposta precedenti. I redditi dei fabbricati dovranno essere determinati 'mediante l'ap¬ plicazione di tariffe di estimo stabilite secondo le norme della legge catastale». Le aliquote Irpef da applicare saranno quelle in vigore nel periodo, o 1127% in caso di omissione della dichiarazione. Per l'Irpeg si applicherà in ogni caso il 36% e per morii 16,2%. Il versamento delle imposte arretrate dovrà avvenire almeno per il 70% entro il prossimo novembre. L'eventuale saldo, più gli interessi nella misura del 12% annuo, dovrà essere corrisposto nel mese di aprile del '90. Ma a chi intende ricorrere alla sanatoria conviene inserire l'immobile già nella dichiarazione del redditi del prossimo maggio. Il ministero delle Finanze si attende dalla sanatoria un gettito molto ampio (seppure inferiore ai primi calcoli compiuti mesi fa dal Tesoro): 2228 miliardi dal versamento delle imposte arretrate, diviso tra le due rate di novembre '89 e aprile '90,450 miliardi per l'inserimento degli immobili non dichiarati nella tassazione di maggio, e 500 di aumento permanente del gettito in ognuno degli anni futuri. n decreto ricalca in parte una proposta di legge presentata l'estate scorsa da comunisti e Indipendenti di sinistra (Visco-OcchettoRelchlin), sponsorizzata poi all'interno del governo dai socialisti Amato e De Michelis. Il ministro delle Finanze Emilio Colombo ha riscritto completamente la parte sulle dichiarazioni sostitutive e perfezionato quella sui controlli; ha poi aggiunto un secondo gruppo di articoli che riguarda la determinazione dei redditi dei terreni a seguito di variazioni di coltura Ai Comuni sarà richiesto un forte impegno per compiere la grande verifica a tappeto di tutti gli immobili sul loro territorio. Probabilmente ciò ravviverà la richiesta che ad essi venga attribuita almeno una parte del gettito dell'imposizione sugli immobili. Negli stessi piani a lungo termine del governo, del resto, gli immobili restano il terreno di applicazione preferito dell'autonomia impositiva degli enti locali (Comuni e Regioni). s.l.

Persone citate: De Michelis, Emilio Colombo

Luoghi citati: Roma