Atene, ancora arresti

Atene, ancora arresti Scandalo Koskotas, in carcere direttore dei Telefoni Atene, ancora arresti NOSTRO SERVIZIO ATENE — Un altro -fedele servitore dello Stato- — secondo la definizione del portavoce del governo che in passato lo aveva difeso dagli attacchi della stampa — si trova da ieri rinchiuso nelle carceri di Atene. E' Theofanis Tombras, generale in congedo, specialista in telecomunicazioni, da sette anni capo della società statale dei telefoni. Il suo arresto è stato deciso dal giudice istruttore al termine di un lungo interrogatorio nell'ambito dell'inchiesta per appurare le complicità di Enti statali nello scandalo della Banca di Creta. Al direttore generale della società dei telefoni, come già nei giorni scorsi era accaduto ad altri alti dirigenti successivamente incarcerati, si contesta la decisione di depositare oltre due miliardi di dracme (venti miliardi di lire) degli Enti da loro amministrati nelle casse del ban¬ carottiere Koskotas proprio quando la situazione di liquidità della Banca appariva disperata. Tombras era stato criticato due anni fa, quando scoppiò lo scandalo dei telefonispia. Un incidente tecnico su una delle linee poste sotto controllo rivelò che nella sede del partito comunista greco venivano registrate le comunicazioni. La commissione d'inchiesta parlamentare non portò ad altro che a reciproche accuse fra i socialisti ed i rivali di «Nuova democrazia». Ma Tombras si trovava nel mirino della stampa anche per i suoi metodi di gestione sbrigativi ed per le frequenti intrusioni nella polemica politica. Sul suo capo pende inoltre una denuncia recente, presentata alla magistratura da due giornalisti minacciati con una pistola mentre gli chiedevano un'intervista. Anche se l'orizzonte politi¬ co continua a riempirsi di nubi, Papandreu sembra non darsi pensiero delle vicende che nei giorni scorsi hanno portato molti suoi collaboratori dinanzi alla magistratura ordinaria. Ieri il primo ministro, accompagnato da Dimitra Liani, ha partecipato alla conferenzastampa organizzata dal ministro della Cultura, Melina Mercuri per illustrare il piano di abbellimento della capitale. La Grecia punta a ottenere le Olimpiadi del 1996, a cento anni dalle prime dell'era moderna, e per questo il governo vorrebbe ridurre l'inquinamento ed il traffico. Papandreu ha detto che -la Grecia può diventare l'alfiere dell'evoluzione morale dell'umanità-. Poi ha citato il Premio Nobel, Odissea Elitis: -Laddove non si sente più il canto dell'usignolo, si finisce per sentire le bombe molotov-. Minas Minassian

Persone citate: Dimitra Liani, Koskotas, Melina Mercuri, Minas, Minassian, Papandreu, Theofanis Tombras

Luoghi citati: Atene, Grecia