Nissan e Lancia è subito duello

Nissan e Lancia è subito duello Nissan e Lancia è subito duello Kirkland in testa, Recalde 2° e Biasion 4° DAL NOSTRO INVIATO NAJROBI — n pericolo è sempre giallo. Lo è stato in diverse edizioni del Safari per tutti i costruttori europel e segnatamente per il Gruppo Fiat-Landa. Fin dai tempi del grande Sandro Munari, della Fulvia e delle Stratos, questo rally era tabù per il made in Italy che pure riusciva a dominare in tutte le altre prove del mondiale. Ma lo scorso anno Miki Biasion ha infranto la tradizione riuscendo a battere la strenua resistenza di Mike Kirkland, pi'-ta inglese naturalizzato keniano con residenza sul mare a Mombasa, e della Nissan. Ieri, però, la prima semitappa della competizione, dopo otto controlli orari e 458 km, ha portato in testa Kirkland e la Nissan «200 SX» per l'entusiasmo dei suoi tifosi che vedono confermata l'ottima prova dello scorso anno. Alla vigilia Kirkland, 42 anni, si era schernito: -Stavolta avrò meno possibilità di essere la sorpresa di una corsa che una volta era una prova di resistenza e che oggi è diventata una gara più faticosa sul piano della concentrazione mentale che della tenuta fisica. Rispetto ai concorrenti europei, avrò un unico vantaggio, quello di parlare lo swahili. Può essere utile per chiedere aiuto alla gente del posto*. Per la Nissan «200 SX» si tratta del canto del cigno, dell'ultima partecipazione a una prova del mondiale. Se Kirkland non era molto ottimista, più sereno era l'altro equipaggio dell'auto giapponese, quello composto da Per Eklund e Whittock: 'Questa macchina può chiudere in bellezza. Non è mai stata cosi a posto. Dopo 16 mila km di prova le portiere del muletto si chiudevano come quelle di una Rolls Royce-. Ma al temporaneo primato, e per una manciata di secondi, la Nissan di Kirkland è giunta solo per alcune leggere noie al differenziale posteriore che hanno attardato la Lancia -Delta integrale» di Jorge Recalde. L'argentino aveva vinto l'unica vera prova speciale di tutto il Safari. Una prova che si era aggiudicato con 10" su Kirkland. 22" sul decano Waldegaard e 26" sul compagno di squadra Biasion. Il veneto, come aveva promesso, sta compiendo una gara tattica d'attesa e ha chiuso la prima semitappa in quarta posizione preceduto dalla Toyota di Waldegaard. La terza Lancia, quella dell'esordiente Alex Florio, è dodicesima a più di venti minuti. Colpa dei 75 kg di zavorra (ricambi per eventuali guasti delle due vetture ufficilai) che si è rivelata un notevole handicap su un tracciato molto rapido visto che la giornata è stata dominata da un caldo sole. Da Ndara Ranch i piloti sono ripartiti dopo una sosta di circa tre ore per la seconda semitappa in notturna. Conclusione nelle prime ore di stamane a Nairobi dopo altri dieci controlli orari per circa 800 chilometri e tanta suspense. Ma l'avventura si può incontrare anche fuori dalle strade del rally. E, talora, si tratta di avventure poco simpatiche. Nairobi «bynigth» è sempre pericolosa anche se non si gira da soli. Dopo essere stati a cena in un ristorante vicino al casinò internazionale di un noto albergo, a soli 100 metri di distanza un gruppo di giornalisti e due addetti alle pubbliche relazioni Lancia sono stati aggrediti da un folto gruppo di teppisti locali armati di bastoni che si sono impadroniti dei borselli con documenti e valuta di un giornalista e di uno dei due uomini della Casa torinese. Quest'ultimo ha cercato di reagire ma è stato colpito a bastonate a un braccio e a un coscia e ha dovuto «arrendersi». Rino Cacioppo Classifica (prima semitappa): 1. Kirkland (Nissan «200 SM» J00); 2. Recaide (Lancia «Delta Martini») a 50"; 3. Waldegaard (Toyota «Supra») a 2'12"; 4. Biasion (Lancia «DeltaMartini») a 3'16"; 5. Blomqvist (VW -Golf») a 3'28"; r. Eklund (Nissa «200 SX») a 4'18": 7. Weber (VW -Golf-) a4'59"; 8. Heather (Subaru «4WD») a 11'46"; 9. Sthol (Audi -Quattro») a 12'41"; 10. Singh (VW «Golf») a 16'48"; 12. Fiorìo (Lancia «Delta Jolly») a 24'01".

Luoghi citati: Nairobi