Carapezza spera nella Cassazione di Renato Guttuso

Carapezza spera nella Cassazione Carapezza spera nella Cassazione ROMA — Si avvicina sempre di più l'ora della verità sul «caso» del figlio segreto di Renato Guttuso. Dopo le sconfitte subite in primo e secondo grado Fabio Carapezza, il figlio adottivo dell'artista e per ora suo unico erede, non intende spartire con nessuno la proprietà dei beni del maestro e confida nella Cassazione. Con ogni probabilità impugnerà il decreto della corte d'appello che, accogliendo le tesi dell'awocato Boschi, ha confermato l'ammissibilità della richiesta avanzata da Antonello Cuzzaniti per essere riconosciuto figlio naturale dell'artista, prenderne il cognome ed entrare in possesso della sua eredità (un centinaio di miliardi). Cuzzaniti, sposato con due figlie, sostiene di essere stato concepito nell'autunno del '50 da una relazione tra la signora Carla Piro e Guttuso e di essere nato prematuro in una clinica romana il 18 maggio successivo (dalla nascita soffre di un handicap che gli rende difficile la fluidità della parola). Se anche la Suprema Corte gli darà ragione, potrà avere finalmente inizio in tribunale la battaglia giudiziaria per accertare con assoluta certezza se il Maestro ha avuto — o no — un figlio segreto. Solo allora potrebbe essere disposta la riesumazione della salma di Guttuso per procedere all'esame del Dna sui suoi capelli. L'iter procedurale della causa è comunque piuttosto lungo. Il verdetto di primo grado potrà essere infatti impugnato prima in appello e poi in Cassazione. In tutto occorrono quindi almeno 6 round prima che Cuzzaniti possa chiamarsi Guttuso. L'esito potrebbe essere però clamoroso ai fini dell'eredità: due appartamenti a palazzo del Grillo a Roma, una villa a Velate (Varese >. un altro appartamento-studio a Palermo, mobili di antiquariato, conti correnti bancari, azioni di società quotate in Borsa, e soprattutto migliaia di quadri e litografie. Ma torniamo alla decisione della corte d'appello. Per dare ragione a Cuzzaniti i giudici hanno, tra l'altro, affermato che il comportamento di Guttuso. il quale non ha mai rivelato a nessuno di aver avuto un figlio naturale, -è spiegabile se si considera che il Maestro ha sempre cercato di evitare scandali e soprattutto di evitare possibili dispiaceri alla moglie Mimise che amava teneramente. E la circostanza che Mimise conoscesse la vicenda non significa che ne abbia mai parlato con il marito, potendo aver appreso il fatto da quelle "amiche" che. come ha precisato monsignor Angelini, "facevano il doppio gioco"-. • Peraltro — cosi si legge nelle 10 pagine del prowedimento — dopo la morte della moglie il silenzio di Guttuso potrebbe spiegarsi col fatto che non volesse alterare equilibri ormai consolidatisi e che. guardando all'immagine che di se stesso aveva deciso di affidare al futuro ed accostatosi alla fede cattolica per volontà di liberazione e purificazione, volesse troncare ogni rapporto con persone e cose che gli ricordavano un passato che. secondo lui, era da cancellare totalmente-. Decisivi si sono poi rivelati altri documenti. In particolare la sentenza del tribunale che. in base alla prova del sangue, ha riconosciuto che Antonello non è figlio di Roberto Cuzzaniti, deputato de nella prima legislatura. La corte ha anche attribuito un notevole peso alle testimonianze-chiave della contessa Marta Marzotto. e dell'ex modella dell'artista. Lucia Vindigni. che ha più volte detto di sapere da molto tempo che Guttuso aveva un figlio segreto. p.r.

Luoghi citati: Palermo, Roma, Varese