Plastica, 17 aziende si sono già fermate

Plastica, 17 aziende si sono già fermate Per la tassa sui sacchetti Plastica, 17 aziende si sono già fermate «Impossibile lavorare» • Ricorso al Tar NAPOLI — I produttori di sacchetti di plastica ricorreranno al Tar contro il nuovo decreto, pubblicato mercoledì sulla Gazzetta Ufficiale, che richiede il pagamento di una cauzione per ogni 'Shopper non biodegradabile prodotto». La decisione è stata annunciata dai rappresentanti all'Unionplast. l'associazione nazionale dei produttori di materie plastiche, riuniti in convegno a Napoli. -Il nuovo decreto — sostiene Angelo Bonsiglori dell'Union Plat — impone ai produttori il pagamento di una cauzione su ogni sacchetto non biodegradabile ma non definisce i limiti di biodegradabilità. Le aziende sarebbero per ora costrette a pagare e questo le costringereb¬ be ad una chiusura forzata. Una piccola industria di sacchetti di plastica che fattura 200 milioni annui, produce 10 milioni di pezzi e dovrebbe pagare un miliardo di cauzione». L'Alcaplast di Alcamo (Trapani) ha già sospeso la attività produttiva, seguita da sedici aziende abruzzesi, mentre altre ditte minacciano di fermarsi -vista l'impossibilità di ottemperare agli obblighi previsti dalla legge, resa operativa dal decreto pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale». In Italia attualmente vengono prodotte circa centotrentamila tonnellate di sacchetti di plastica. In Campania il fatturato delle 110 aziende, che occupano 1200 lavoratori è di 300 miliardi annui.

Persone citate: Plat

Luoghi citati: Alcamo, Campania, Italia, Napoli, Trapani