Bolzano: lo statale tedesco «batte» il collega italiano di Giancarlo Ansaloni

Bolzano: lo statale tedesco «batte» il collega italiano Dopo decenni di disinteresse e diffidenza verso il pubblico impiego Bolzano: lo statale tedesco «batte» il collega italiano Oggi i sudtirolesi coprono il 52 per cento di tutto l'organico - Poste, il settore più tormentato dai disservizi BOLZANO — L'impiego statale in Alto Adige ha compiuto una svolta 'Storica': dopo decenni di disinteresse per la scarsa attrattiva economica e di atavico distacco, oltreché di diffidenza ereditata dal periodo fascista, quando l'impiego statale fu uno degli strumenti di snazionalizzazione ai danni dei sudtirolesi, i dipendenti dello Stato appartenenti al gruppo etnico tedesco in Alto Adige hanno superato quelli del gruppo italiano. Dei 3768 posti coperti o in via di copertura su un organico complessivo di 4267, il gruppo di lingua tedesca arriva ormai a coprire il 52,36 per cento (1973 posti), contro il 44,9 per cento del gruppo italiano ( 1692 posti), e il 2,7 per cento dei ladini (103 posti). Non dovrebbero esserci difficoltà a raggiungere entro la data fissata, cioè l'anno 2002, il traguardo della proporzionale previsto dallo statuto di autonomia. Secondo queste norme (considerate dalla Volkspartei riparatone nei confronti del gruppo tedesco da parte dello Stato italiano, dopo l'ostracismo decretato ai sudtirolesi dal fascismo I, i due terzi dei posti statali in Alto Adige saranno occupati da altoatesini di lingua tedesca, per l'esattezza il 66 per cento, contro il 29,4 per cento della popolazione di lingua italiana e il 4,6 per cento dei ladini. Con questi dati, il commissario del governo della provincia di Bolzano ha voluto mettere un punto fermo in un settore molto delicato e agitato spesso da polemiche, quali quelli insorte nei giorni scorsi sull'onda di un esposto presentato dall'associazione consumatori alla magistratura, nel quale si denunciavano i disservizi e i pesanti ritardi nella distribuzione della corrispondenza. La situazione di disagio era stata attribuita da una parte alle carenze negli organici, legate a presunti ritardi nel bandire i concorsi, denunciate da qualche organizzazione sindacale, e alla scarsa attrattiva esercitata sulla popolazione tedesca dai posti statali. ■7n effetti non c'è più diffidenza da parte del gruppo dì lingua tedesca — dice il commissario del governo, dott. Urzì —. Ora le uniche vere difficoltà si riscontrano nella copertura dei posti delle carriere direttive e di concetto. Qui occorre infatti un appro¬ fondita conoscenza della seconda lingua legata al cosiddetto patentino: chi è in possesso di un bilinguismo ad alto livello diventa un soggetto appetibile per amministrazioni come quella provinciale, o per aziende private che pagano meglio. -Cinquantasette posti di perito messi a concorso di recente rimarranno scoperti per oltre la meta in quanto le domande pervenute sono solo 19. mentre trovare aspiranti per coprire tutti i posti vacanti di veterinario di confine e, ad esempio, un'impresa apparentemente impossibile. In ogni caso i vuoti di organico non arrivano certo, in generale, ai livelli aenunciati recentemente. A mio avviso — aggiunge il commissario del governo — si e equivocato fra ruoli locali iquelli introdotti dallo statuto di autonomia) e i posti coperti ugualmente da personale statale che sono avviati ad esaurimento Sono stati considerati evidentemente come coperti solo i posti nei ruoli locali, sema considerare quelli occupati nei ruoli nazionali che pure annoverano impiegati pienamente operanti-. E i disservizi alle Poste? Derivano si da una carenza di organici, ma a livello nazionale. Le radici non si trovano nei concorsi per i ruoli locali e quindi nella gestione dell'autonomia. Stando alla denuncia del sindacato provinciale postelegrafonici Silulap-Cisl. all'indomani dello sciopero negli uffici postali, le critiche vanno semmai rivolte al ministro Mammì che ha bloccato l'adeguamento automatico del personale. Lo stesso sindacato ha lanciato strali contro l'organizzazione globale del lavoro alle Poste: una macchina nuova di zecca per l'impacchettamento automatico e ad esempio ferma per mancanza di accessori insignificanti. -L'aspetto più complesso, in effetti — conclude il commissario del governo — risiede nel difficilissimo lavoro di raccordo fra disposizioni statali che mutano in continuano la geografia dell'impiego statale in fatto di qualifiche, organici e concorsi, e le norme di attuazione dello statuto di autonomia, la cosiddetta legge 752 sull'impiego statale, che ha fotografato la situazione di 15 anni fa e che dev'essere in continuazione adattata con enormi complicazioni giuridiche". Giancarlo Ansaloni

Persone citate: Mammì, Urzì

Luoghi citati: Bolzano