C'è un motore super per Indianapolis

C'è un motore super per Indianapolis C'è un motore super per Indianapolis dal nostro inviato MILANO — n «programma Indy» corre a tutto sprint. In pochi mesi l'Alfa Romeo ha realizzato l'8 cilindri che la March adotterà per la monoposto affidata a Roberto Guerrero e ieri, nel museo di Arese, tra le stupende auto di un passato glorioso, ha presentato la vettura-laboratorio con cui questo sofisticato motore compirà i primi test. 'Faremo un po' come l'Honda — ha detto Claudio Lombardi, il progettista che ha raccolto la successione di Cesare Fiorio al comando delle attività sportive della Casa milanese e della Lancia —. Per i giapponesi la Formula 1 rappresentò un mondo nuovo, così per noi le gare del campionato americano. Un mondo difficile: corse molto lunghe, più dei Grandi Premi, velocità elevatissime, impiego come carburante del metanolo, regole diverse da quelle cui siamo abituati in Europa. E occorre che i motori siano affidabilissimi, a un livello almeno So 6 volte superiore a quello della F. f ». Lombardi, che finita la presentazione di motore e vettura è volato a Londra per poi puntare su Nairobi, dove oggi parte il Safari Rally con la Lancia, era pieno di entusiasmo. «L'avventura negli Usa — ha sottolineato — é impegnativa ma affascinante. Ci accostiamo con mode- stia a queste corse, pronti a rinviare il debutto a Indianapolis se nelle prove delle prossime settimane emergesse la necessità di ulteriori approfondimenti e modifiche». I piani Alfa Romeo prevedono una prima serie di test a partire da oggi a Monza con Guerrero e due piloti-collaudatori del calibro di Bruno Giacomelli e Giorgio Francia. Poi il Mugello e, infine, lo speciale circuito che il Gruppo Fiat possiede a Nardo, in Puglia: una enorme pista circolare dove è possibile viaggiare a 300 l'ora in continuità. Se tutto andrà bene. semaforo verde per Indianapolis: ai primi di maggio prove ufficiali, a fine mese la 500 Miglia, sogno di tutti i costruttori e spettacolare vetrina per chi fa automobili. Le competizioni, non dimentichiamolo, sono parte essenziale dell'immagine e della tradizione Alfa Romeo e la nuova Alfa lo sa bene. Nell'89 scatterà l'altra operazione, quella commerciale legata al ritomo sul mercato Usa con la 164 (a proposito, non solo con la tre litri automatica ma anche con una versione Quadrifoglio Oro dalle altissime prestazioni), e la Casa milanese con il pro¬ gramma sportivo conta di stimolare l'interesse e la curiosità intorno ai suoi prodotti. L'8 cilindri, progettato nel dicembre '88, ha girato al banco a metà febbraio e in quest'ultimo mese, circondato dalle affettuose cure dei tecnici, si è sviluppato. E' ancora un bambino ai primi passi, ma promette bene: 2648,8 ce, 650 CV, turbocompressore, 4 valvole per cilindro, un moderno sistema integrato di accensione e alimentazione. Un propulsore raffinato, con contenuti di avanguardia per materiali ed elettronica. La vettura-laboratorio apprestata dalla March e dall'Alfa Romeo si basa sul modello «88C-, quello dello scorso anno. Il telaio è stato modificato per poter ospitare il motore Alfa che viene utilizzato come elemento strutturale autoportante con il cambio. Questa monoposto cederà presto il passo a quella nuova, che il team inglese sta ultimando. In Alfa c'è molto entusiasmo, ma anche molta cautela. Si vuole cominciare bene il grande passo. Il più sereno sembra proprio Guerrero. Il pilota colombiano ha detto: «7 primi tempi saranno duri, ma il futuro sarà nostro'. E Guerrero è un grande esperto di Indianapolis. Michrìe Fenu La vettura-laboratorio March-Alfa Romeo: il motore realizzato dalla Casa milanese è un compatto 8 cilindri turbo con 32 valvole, 26483 ce e 680 CV a 11.500 giri. La pressione di sovralimentazione è di 1,5 bar. Il propulsore pesa 155 kg