Si profila la superholding Ina-Bnl

Si profila la superholding Ina-Bnl Dopo l'operazione Crediop Ciampi spinge per l'integrazione dei due colossi pubblici Si profila la superholding Ina-Bnl MILANO — E' stata una riunione di idee, non di decisioni. Eppure, l'incontro al ministero del Tesoro di martedì (presenti, oltre ad Amato, Ciampi e i rappresentanti di Ina, Inps e Bnl) rischia di rappresentare una tappa decisiva nel rinnovamento della mappa del credito in Italia. Dietro al passaggio di Crediop al San Paolo e, al di là delle numerose difficoltà tecniche e peritali dell'operazione (valutata intorno a 900 miliardi), c'è la prospettiva di una superholding destinata a rivoluzionare gli equilibri della finanza italiana: la superholding Ina-Bnl. Per ora, di concreto, c'è l'invito del governatore Carlo Azeglio Ciampi a Ina e Bnl perché collaborino in maniera più stretta. E c'è la circostanza Che sia Ina che Inps dirotte;ranno di sicuro parte-delie risorse incamerate con la ces¬ sione della loro quota in Crediop nell'aumento di capitale della Bnl (secondo i conti di via Nazionale, del resto, alla banca servirebbe una cifra di non molto superiore ai mille miliardi). n resto è ancora da costruire. C'è chi pensa ad una grande alleanza triangolare InaInps-Bnl, con un contenuto finanziario-previdenziale di portata immensa. C'è invece chi suggerisce di trasferire in Italia l'esperienza maturata in Francia ove da pochi giorni il ministro dell'economia Pierre Bérégovoy ha approvato l'alleanza tra Uap e Bnp, primo grande gruppo polifunzionale transalpino. Anche in Italia l'ipotesi più accreditata sembra quella della creazione di una holding in cui andrebbero a confluire gli utili delle attività assicurative dell'Ina e di quelle bancarie della Bnl. In sostanza sì tratta di scorporare dal¬ le due case madri le attività assicurative e quelle del credito. Al vertice ci sarà una superholding chiamata ad amministrare le risorse generate dal lavoro delle varie sezioni. In questo modo non si genererebbero sovrapposizioni di attività né pericolose rivalità tra assicuratori e bancari, mina vagante di tentate alleanze. Si tratta ora di vedere se la grande alleanza riuscirà ad andare in porto. A favore dell'intesa sta operando il governatore della Banca d'Italia, Carlo Azeglio Ciampi. Gioca in questa direzione la storia di Ina, Bnl e dello stesso Inps (i tre enti vennero varati da Giolitti nel 1913) e l'intreccio finanziario tra Ina e Inps, grandi azionisti della banca, e la stessa Bnl. Ma, soprattutto, a favorire lo sviluppo di questa intesa c'è la constatazione che, dopo decenni di immobilismo, la mappa del credito in Italia dà l'impressione di muoversi, come dimostrano la fusione tra Nuovo Banco e Cattolica, l'operazione Santo SpiritoCassa di Roma e le tante manovre di questo periodo. Anche gli ostacoli non mancano e. in particolare, l'integrazione tra due colossi come Bnl e Ina. Non è un mistero che all'Ina non vedono con piacere le mosse della Bnl nel sistema assicurativo, tipo l'interesse per la Firs di Renato Bocchi. E Antonio Longo non è uomo da finanziare con un aumento di capitale la crescita di un rivale nel campo assicurativo. Ma, al di là degli inevitabili aggiustamenti di tiro, sembra che la strada sia questa: la creazione di un grande polo polifunzionale pubblico, capace di agire come banca universale e nell'intera gamma dei servizi assicurativi. u. b.

Persone citate: Antonio Longo, Carlo Azeglio Ciampi, Ciampi, Giolitti, Renato Bocchi

Luoghi citati: Cattolica, Francia, Ina, Italia, Milano, Roma, San Paolo