Sì al S. Paolo nel Crediop di Ugo BertoneGianni Zandano
Sì al S. Paolo nel Crediop La lettera di intenti firmata alla presenza di Ciampi e Amato Sì al S. Paolo nel Crediop La banca di Zandano controllerà, insieme a Cassa depositi e prestiti, l'istituto a medio termine MILANO — L'operazione San Paolo-Crediop entra nella fase operativa. Ieri pomeriggio a Roma è stata firmata la lettera di intenti tra Gianni Zandano, presidente del San Paolo, Giuseppe Falcone, direttore generale della Cassa Depositi e Prestiti, e il presidente di Crediop, Paolo Baratta. Una cerimonia solenne e non a caso a questo atto di «fidanzamento» hanno partecipato, come testimoni, il Governatore della Banca d'Italia, Carlo Azeglio Ciampi, e il ministro del Tesoro, Giuliano Amato. Dopo la riunione di martedì al ministero tra i grandi azionisti Crediop, insomma, sono cadute le preclusioni all'ingresso dell'istituto torinese nel capitale del colosso a medio termine guidato da Paolo Baratta. Dal punto di vista tecnico l'operazione presenta ancora passaggi complessi che, sotto il profilo dei prezzi, richiederanno l'intervento di tre arbitri (due di parte e uno designato dalla Banca d'Italia), ma sul piano politico ormai è disegnato il percorso per l'alleanza. Il San Paolo e la Cassa Depositi e Prestiti si sono impegnati a controllare il Crediop con quote paritetiche. Assieme i due partners decideranno eventuali collocamenti di azioni sul mercato. Ed assieme i due azionisti gestiranno, come si legge nella dichiarazione di intenti, -lo sviluppo delle potenzialità e delle funzioni tipiche del Crediop nel campo del credito e dell'in¬ vestment banking e le sinergie tra gruppo Crediop e gruppo San Paolo». Ma come si svilupperà sotto il profilo finanziario l'ingresso dell'istituto torinese in Crediop? Innanzitutto il San Paolo ha dichiarato la sua disponibilità a rilevare le quote in mano agli altri soci che compongono l'azionariato attuale dell'istituto a medio termine. In parole povere l'istituto acquisterà il 30% circa di capitale posseduto da Inps (14,73%), Ina (8,3), Assitalia (il 6,6% circa) e, con quote minori, da Iccri e Caripio per un importo che non dovrebbe discostarsi troppo dai 900 miliardi. Poi si procederà con aumenti di capitale o cessioni nell'obiettivo di far raggiun- gere all'istituto torinese la stessa quota della Cassa Depositi e Prestiti che, a sua volta, scenderà dall'attuale 65,06%. Il primo passo della fase due riguarderà il conferimento a Crediop di «un complesso aziendale enu- , oleato dalla sezione autonoma opere pubbliche del San Paolo-. Al di là dei termini di spesa, va rilevato che la dichiarazione di intenti contiene dichiarazioni molto precise sugli orientamenti strategici dell'alleanza. E' stato stabilito che "San Paolo e Crediop concorderanno investimenti in nuove partecipazioni slabili di comune interesse convenendo fin da ora che, salvo specifici casi di particolare utilità, il Crediop non rileverà partecipazioni slabili già possedute dal San Paolo e non procederà ad investimenti in partecipazioni stabili oltre il limite identificato in un valore pari ad un terzo del patrimonio netto di vigilanza del Crediop stesso». Il San Paolo, insomma, non entra in Crediop per sistemare parte del suo magazzino. Ma questo era scontato. Per l'istituto torinese l'acquisto di una posizione di comando in Crediop segna un momento molto importante nella strategia di crescita della banca. Il San Paolo corona l'inseguimento all'ultima freccia che mancava al suo arco di banca polifunzionale, forte di una rete di raccolta e di impieghi nel credito ordinario di grande rilievo, di alleanze e partecipazioni estere (tra tutte le quote in Suez e nel gruppo Hambro's) e anche di una rete assicurativa garantita dall'acquisto delle compagnie di Romagnoli. Adesso, dopo quest'ultimo affare, il San Paolo entra nel novero dei gruppi polifunzionali più importanti d'Europa ed è facile prevedere che l'alleanza con Paolo Baratta avrà importanti risvolti internazionali. Ugo Bertone Gianni Zandano Carlo Azeglio Ciampi
Persone citate: Carlo Azeglio Ciampi, Ciampi, Gianni Zandano, Giuliano Amato, Giuseppe Falcone, Paolo Baratta, Romagnoli
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