Baudo: caro pubblico torno da te di Simonetta Robiony

Baudo: caro pubblico torno da te Dopo due anni di «esilio» condurrà «Serata d'onore» dal 7 aprile su Raidue Baudo: caro pubblico torno da te «Lo dico subito: voglio fare audience» - «Con la Rai ho firmato un contratto a prezzi stracciati» - «Nel mio show racconterò un pezzetto di storia italiana» - Prima coppia di grandi ospiti a Montecatini: Celentano e Jovanotti ROMA—Sono passati due anni esatti da quando, dopo aver mangiato i bignè per festeggiare il comune san Giuseppe insieme aU'allora direttore di Raiuno Rossini, Pippo Baudo voltò faccia all'azienda della sua vita trasferendosi armi e bagagli dal nemico Berlusconi e concludendo così una polemica con il presidente Manca, cominciata in diretta nell'ultima puntata di -Fantastico». Allora era venerdì, un venerdì che la stampa si affrettò a definire il venerdì nero della Rai. Ieri, data della prima conferenza stampa ufficiale di Baudo nuovamente targato Rai, sebbene questa volta Raidue, era martedì, ma come ha precisato il più celebre presentatore d'Italia, un martedì della settimana di Pasqua, all'insegna della serenità e del volemose bene. I due anni esatti tra l'addio e la riconciliazione sono pura coincidenza astrale o calcolo pubblicitario? Baudo nega l'uno e l'altro: 'Il solo calcolo fatto è stato quello di far ripartire il mio nuovo spettacolo "Serata d'onore" il 7 di aprile. Sono nato il 7 giugno, ho cominciato con "Sette voci", considero il sette il mio numero cabalisticamente fortunato». Contornato dall'ovvio divismo che sempre s'accompa¬ gna alle sue apparizioni, stuolo di fotografi, maree di funzionari Rai, curiosi in viale Mazzini a sbirciare, Pippo Baudo ha esordito spiegando il suo varietà vecchio nel titolo, ^Perché cambiare, se non serve?», meno vecchio nella formula: «JVon è più una sfilata di ospiti ma un racconto, attraverso i divi della serata, di un pezzetto di storia italiana'. Dunque, «Serata d'onore» edizione seconda rete: sempre Montecatini a fornire servizi e collaborazione per 700 milioni; sempre la solita squadra di autori (Broccoli, Torti, Zavattini, più il regista Gino Landi, lo scenografo Castelli, il musicologo Bardotti); sempre due ore e mezzo e più di durata per complessivi 900 milioni a puntata in una produzione targata Rai al 75 per cento e al 25 per cento Italiana produzioni, quella della figlia di Craxì; sempre uno sponsor a tentar di far scendere 1 costi, e questa volta è il gruppo UpimRinascente che ha dato 2 miliardi e mezzo. Asse portante dello spettacolo due divi a confronto a raccontare, a rispondere, ad esibirsi: soli o in compagnia di amici, e son questi gli ospiti a cura di Stefania Craxi. Intorno l'orchestra con sei solisti giovani e un corpo di ballo rigorosamente svedese con tre stelline italiane. E fin qui niente di nuovo. La novità è che ad illustrare i due divi a confronto saranno anche alcuni servizi giornalistici, in diretta e non, dai loro rispettivi luoghi di nascita fatti per un divo da Mariella Milani e per l'altro da Alberto Casta¬ gna, giornalisti del Tg2, nonché il gioco a premi costruito anch'esso sui divi della serata ma come chiarisce Baudo soddisfatto: 'Sema prova d'acquisto, né telefonate e neppure cartoline perché più che uno sponsor questo è un mecenate». La prima coppia, quella di venerdì 7 aprile, è formata da Adriano Celentano e da Jovanotti Le altre nell'ordine sono: Indro Montanelli-Anna Oxa, Gianni Versace-Carlo Verdone, Omelia Vanonl-Gino Paoli, Carla Fracci- Luciano De Crescenzo, Gianni Morandi-Renzo Arbore, Gassman-ignoto da definire, Eros Ramazzottl-Milva. E il consenso di Celentano come l'ha avuto, Baudo? 'Gli ho telefonato all'Hilton durante ì giorni del processo legato a "Fantastico" e gliel'ho chiesto. Mi ha detto che ci doveva pensare. Cinque minuti dopo me l'ha confermato: "Te l'avevo promesso in una puntata de II Testimone di Ferrara, sei un amico ho mantenuto"». La spaventa ritornare in Rai su una rete, la seconda, che non ha uno zoccolo duro d'ascolto? 'Nient 'affatto: miro a far pubblico e voglio riuscirci. Per me la Rai è la Rai: non faccio differenze». Oggi però a parte i casi Sanremo, «Fantastico» e «Piovra», l'ascolto è più frammentario. 'Frammentario è un eufemismo per definire ascolti bassi. Tre milioni per un varietà è pochissimo su 23 milioni di gente che tutti i giorni guarda la tv. Io lo dico prima: se ho un ascolto basso mi ammazzo: Ha mai avuto paura di non farcela a tornare in Rai? «Sì, tre mesi fa avevo perso la speranza». E' vero che la prima volta ha incontrato Agnes per caso in un ristorante di Vigna Clara, quartiere notoriamente con pochi locali? 'E' vero». Ha perso molti soldi chiudendo con Berlusconi? 'Ho firmato con la Rai un contratto a prezzi stracciati: il 90 per cento inferiore di quello che avevo con la Fininvest. Ma l'ho fatto per due anni: se le mie quotazioni salgono avrò di più». Ha intenzione di polemizzare ancora con la Rai? 'Non sono vichiano». In margine alla conferenza stampa, però, due piccole polemiche ci sono state, anche se hanno riguardato il direttore di Raidue Locatelli e non Baudo. Prima polemica. A Paolo Torresani capoufficio stampa che ricordava come il contratto di Baudo fosse per le tre reti Rai, Locatelli ha risposto che Raidue: «Ha già messo la targhetta col nome Baudo sul suo condominio e non la vuole togliere». A chi gli riferiva voci di una sua prossima sostituzione alla testa della rete, per motivi di stanchezza ha invece detto: 'Sto benissimo: comincio alle otto la mia giornata andando a cavallo, non ho problemi di salute». Simonetta Robiony Pippo Baudo ieri durante la conferenza stampa di Raidue

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