La Fiat entra nella Juventus

La Fiat entra nella Juventus Con l'arrivo della Sisport scatta la sfida ai nuovi padroni del calcio La Fiat entra nella Juventus Fino a ieri il club bianconero apparteneva solo alla Ifi - Boniperti: «Un attestato di stima che si traduce in un concreto apporto finanziario» Con un breve comunicato la Juventus ha annunciato di aver instaurato un nuovo rapporto con la Fiat in seguito a un parziale cambiamento dell'assetto proprietario. La Sisport, la società che gestisce le attività sportive del Gruppo, è virtualmente entrata nel suo azionariato. Una novità difficile da far capire a quanti, e sono la maggioranza, considerano da sempre la Signora come la squadra della Fiat. Al contrario la differenza esiste e non è sottile. Per il calcio italiano è una svolta storica: la Fiat entra nella società bianconera. La Juventus non sarà più soltanto della Ili, la holding finanziaria che al momento controlla l'87,97 per cento dell'azionariato bianconero, e che ha contribuito a ripianare, con oltre 7 miliardi di lire, il deficit di gestione al 31 gennaio scorso. In un prossimo futuro il 25 per cento circa del pacchetto azionario passerà alla Sisport che ha rilevato il prestito obbligazionario convertibile di 6 miliardi e 300 milioni di lire. In Fiat dicono: -Si è sempre detto che la Juventus è della Fiat pur in mancanza di una connessione diretta. Tanto valeva allora che la Juve rientrasse nel Gruppo-. Che la proprietà avesse intenzione di imprimere una scossa, si era capito con l'ingresso nel consiglio direttivo prima di Cesare Fiorio, responsabile della gestione corse alla Ferrari, e poi di Giuseppe Donegà, uomo di spicco nell'ambito delle relazioni est erene. U prologo a un canovaccio di spessore. Al di là delle cifre, la Signora si presenta sulla scena calcistica italiana e internazionale con una forza economica, finanziaria e politica di portata sensibilmente superiore rispetto al passato. Del Gruppo potrà sfruttare ogni sinergia, soprattutto a livello di promozione e di comunicazione. E' la testimonianza che la Fiat crede nella Juve, ne riconosce la valenza dell'immagine e le affida risorse sconosciute fino all'altro ieri. E* il segno che Giovanni Agnelli, in sintonia con i suoi più stretti collaboratori, a cominciare da Romiti, ha intuito la necessità di anticipare i programmi studiati per costruire la Juve del Duemila. E' partita così la sfida agli attuali padroni del calcio. L'ingresso della Sisport allarga gli orizzonti della Juventus che abbisogna di grossi investimenti per tenere il passo della concorrenza e, magari, sopravanzarla. Il riferimento ai mezzi economici posti sul tappeto da Berlusconi non è casuale. Sulla carta Boniperti si ritrova con maggiori poteri in quanto, oltre a restare presidente della nuova Juventus, è pure amministratore delegato della Sisport, cioè gestore diretto dei fondi che affluiranno nelle casse della Juve. In realtà non può sbagliare una mossa, soprattutto nella campagna acquisti. E' un impegno che affronta con rinnovato entusiasmo per regalare altri successi alla tifoseria, finalmente in grado di guardare al futuro con serenità dopo le ultime cocenti delusioni. «Questa operazione — ha affermato il presidente — rappresenta un nuovo attestato di slima e di fiducia da parte della proprietà nei confronti della Juventus. Un attestato che non va considerato solo in chiave affettiva ma che si traduce in un concreto apporto finanziario e che consentirà alla nostra società di tener fede alla sua tradizione'. Adesso il dirigente si trova alla svolta di una carriera che già è inimitabile e che può chiudersi con risultati straordinari. La nuova Juve è nelle sue mani. A primavera la squadra non era mai stata così in basso, almeno da quando Boniperti la pilota. Eppure la rivoluzione di ieri non è legata alle delusioni di questa stagione ma fa parte di una strategia più complessa che da tempo l'Avvocato Agnelli aveva progettato e che recherà nuovi importanti sviluppi, f. gr.

Persone citate: Agnelli, Berlusconi, Boniperti, Cesare Fiorio, Giovanni Agnelli, Giuseppe Donegà, Romiti, Signora