Trasporti, soldi alla ricerca di Bruno Ghibaudi

Trasporti, soldi alla ricerca Santuz e Ruberti chiedono fondi per colmare il ritardo con l'Europa Trasporti, soldi alla ricerca Secondo i due ministri è necessario almeno il due per cento degli investimenti di settore - Uno dei primi obiettivi è il trasporto ferroviario ad alta velocità ROMA — Un piano nazionale di ricerca sui trasporti verrà impostato e realizzato dal ministero della Ricerca Scientifica e da quello dei Trasporti. L'annuncio è stato dato ieri al Cnr da Antonio Ruberti, ministro della Ricerca Scientifica, e da Giorgio Santuz, ministro dei Trasporti, in occasione della presentazione dei risultati del Progetto Finalizzato «Trasporti». Nel progetto sarà coinvolto anche il ministero della Marina Mercantile, per avere un quadro completo del sistema. Secondo i due ministri sarà necessario destinare alla ricerca di settore, nell'ambito del nuovo piano, il 2<7f degli investimenti previsti dal Piano Generale dei Trasporti. Per Ruberti si tratta di creare in tempi brevi un Comitato interministeriale che coordini le risorse (intellettuali, scientifiche e organizzative) e le iniziative dell'Università, del Cnr. del sistema produttivo e del sistema dei servizi, n 1992, con le sue esigenze di interconnessione, è vicino e il confronto con i sistemi degli altri Paesi europei — e in particolare con Francia, Inghilterra e Germania Federale — sarà ancora più impegnativo, un confronto che può essere retto soltanto sfruttando al massimo le sinergie di tutti gli enti interessati. Del resto iniziative analoghe il ministero della Ricerca le ha già avviate con il ministero dell'Industria per la ricerca nel settore energetico e con il ministero per l'Ambiente per la protezione ambientale. ■■Oggi l'Italia è di fronte a scelte importanti — ha detto Santuz — e dovrà dimostrare di essere in grado di rimanere agganciata, con le sue infrastrutture e con le sue tecnologie, al sistema del trasporto europeo". Sono appuntamenti a cui sarebbe assurdo mancare. Santuz ha ricordato che il tunnel sotto la Manica consentirà di collegare Londra a Parigi in appena tre ore e che l'Italia rappresenta un colle¬ gamento privilegiato verso i Paesi africani. C'è poi l'obiettivo del trasporto ferroviario ad alta velocità che rappresenta il mezzo più idoneo per trasportare materie prime e prodotti verso i mercati del Vecchio Continente. I risultati del Progetto finalizzato Trasporti (Pft), che per dimensioni finanziarie, impegno di risorse umane e spettro d'azione è stato indubbiamente uno degli interventi più complessi nel campo della ricerca italiana, sono stati illustrati dal prof. Lucio Bianco, responsabile del Progetto. Avviato nel 1981, il Pft è costato complessivamente 188 miliardi e 654 milioni C'industria ha partecipato con circa 11 miliardi e mezzo). In quanto ai risultati, si spazia dal software per la pianificazione e la gestione dei sistemi di trasporto ai fìlobus bimodali spinti da motori elettrici senza collettore a magneti permanenti, dai semafori per il monitoraggio e il controllo del trasporto pubblico, dai materiali com¬ positi (con ampio ricorso a sostanze plastiche sempre più sicure) alle ricerche aerodinamiche per affinare la forma dei veicoli e per migliorare la combustione in camera di scoppio, dalle sospensioni di nuovo tipo alle vetturette in vetroresina (470 kg, per 2 persone) da utilizzare per trasporti «intercity» su treno. Fiore all'occhiello di queste ricerche è una vettura innovativa ad alto contenuto tecnologico, messa a punto presso il Centro Ricerche Fiat (collaborazione Fiat e Alfa Romeo): con un peso di soli 550 kg, coefficiente di penetrazione di appena 0,25, motore bicilindrico turbo diesel da 707 ce, può trasportare 5 persone ad una velocità massima di 135 km/h consumando appena un litro di nafta ogni 40 km. Una realtà a portata di mano: poiché ogni componente ha già superato i severi collaudi, la produzione potrebbe incominciare in qualsiasi momento. Bruno Ghibaudi

Persone citate: Antonio Ruberti, Giorgio Santuz, Lucio Bianco, Ruberti, Santuz

Luoghi citati: Europa, Francia, Germania Federale, Inghilterra, Italia, Londra, Parigi, Roma, Vecchio Continente