Nella casa-Urss si ride della perestrojka

Nella casa-Urss si ride della perestrojka Sanremo: alla «Mostra internazionale del film d'autore» l'ironico «Fontan» del sovietico Jurij Mani in Nella casa-Urss si ride della perestrojka Il regista non è contro Gorbaciov: racconta le nuove tensioni politiche e sociali in modo esilarante e insieme simbolico perduta», girato nel '69 in Cecoslovacchia e mai proiettato - Dalla Bulgaria «Ieri» (sui movimenti giovanili degli Anni 60) imbolico - «Una domenica e «Notte sui tetti» DAL NOSTRO INVIATO SANREMO — Finalmente nel cinema di Gorbaciov si comincia a ridere sulla perestrojka (e un po' anche della perestrojka), finalmente arriva la comicità: «Con i problemi che abbiamo, non c'è scelta: o umorismo o morte», dice Jurij Mamin, quarantatreenne di Leningrado, regista di Fontan (La fontana), una commedia ben fatta e molto divertente, in quella tradizione della letteratura satirica di Gogol, Zoscenko, nf e Petrov che utilizza la piccola vita quotidiana come metafora delle grandi questioni nazionali Mamin non ce l'ha con la politica di Gorbaciov, tutt'altro: «E' soltanto all'inizio. Speriamo che possa andare avanti, e che per vedere risultati ci voglia meno di un secolo». La Mostra Intemazionale del film d'autore ha sempre avuto attenzione massima per 11 cinema dell'Europa orientale, e anche In questa sua trentaduesima edizione ne presenta novità e singolarità. Un militare di carriera in crisi di derealizzazione e d'alcol è il protagonista di Zabila Nedele (Una domenica perduta) della cecoslovacca sessantenne Drahomira Vihanova, realizzato nel 1969 e mai proiettato in Cecoslovacchia. Nel film bulgaro Byepa (Ieri) di Ivan Andonov si scopre l'Influenza esercitata dai movimenti giovanili degli Anni Sessanta sui ragazzi privilegiati di Sofia, e in Nochtem Po Pokrivité (Notte sui tetti) della sessantaseienne regista Binka Zhelyazkova si constata che in Bulgaria ci sono bowling, flipper, ragazze alla moda coi calzoncini al ginoc¬ chio, pubblicità Dunhill e Johnny Walker, discussioni sull'ozono. Un opportunista incomparabile è al centro del polacco Obywatel Piszczyk (Cittadino P.) di Andrzej Kotkowski; il conflitto non soltanto elettorale tra un leader naturale sostenuto dalla gente e 1 candidati scelti dal partito comunista nutre l'ungherese Utoved-Harc (Retroguardia) di Andras Kovacs. Se questi film rispecchiano le nuove tensioni e dinamiche eurorientali, il sovietico Fontan le racconta in modo esilarante e insieme simbolico. Prologo eloquente: nel deserto dell'Asia centrale, una comunità di pastori si disseta a una sorgente che dà appena un filo d'acqua; arrivano due impazienti ragazzi del partito comunista, fanno saltare la sorgente per avere più acqua, subito; l'acqua zampilla altissima, abbondante, poi la sorgente si esaurisce; i ragazzi sono già lontani, i pastori assetati sono costretti a emigrare e uno di loro arriva a Mosca, nel caseggiato in cui abita il figlio. Quel grande caseggiato con decine di appartamenti, emblema dell'Unione Sovietica, è il luogo del film: crepe allarmanti percorrono i muri, si forano 1 tubi dell'acqua, manca la corrente elettrica, si sfonda il tetto, nulla funziona, tutto va in malora, e i responsabili si aggirano impotenti ripetendo Bisogna fare qualcosa, cercando di puntellare 1 crolli con vecchi cartelli politici. Non meno inetti sono gli abitanti del caseggiato-Urss: c'è un artista sognatore che s'è confezionato un paio di grandi ali gialle e s'illude di poter volare; c'è il vecchio pastore venuto dall'Asia centrale, musulmano, che fa le sue preghiere inginocchiato davanti al frigorifero (in quella direzione suppone si trovi la Mecca); c'è uno che ha organizzato in casa numerose serre per la coltivazione di tulipani da vendere al mercato nero; c'è un anziano eroe politico militare che nel disastro non sa rinunciare al formalismo d'un onorevole decoro. Quando il degrado del caseggiato-Urss diventa catastrofico, 1 responsabili ricorrono alla politica. Viene a mancare 11 riscaldamento? E' per decisione collettiva, per risparmiare, per rafforzare così la perestrojka (e tutti 1 casigliani, intimoriti, suggestionati, anche strapazzati, votano all'unanimità). Mancano l'acqua, la luce? Perestrojka, pe¬ restrojka. Nel disastro, i responsabili litigano tra loro: la colpa è tua che sei corrotto e ladro, che hai rubato alla casa comune per farti ricco; no, la colpa è tua che sei onesto e mistificatore, che eroicamente hai sostenuto sulle tue spalle la casa sfasciata lasciando credere che stesse ancora in piedi Persino i gatti scappano via dal caseggiato pericolante, poi tutto crolla e va a fuoco, mentre il vecchio pastore dell'Asia centrale viene proiettato in cielo come un razzo. Ormai senza casa, al freddo, riuniti attorno a grandi falò, gii abitanti sovietici si ritrovano solidali nel naufragio, tutti insieme cantano una vecchia canzone russa struggente: e chissà se è un coro di rimpianto oppiare di speranza Lietta Toniabuo ni