Mancini e Borgonovo stringono d'assedio Serena
Sette accusa i big Lo Bello e Lanese Altra domenica-no degli arbitri Sette accusa i big Lo Bello e Lanese j Male |Hire^^?^soiri corre ai, ripari ROMA — Gussoni vuole chiarezza dai commissari speciali per scoprire eventuali pecche domenicali degli arbitri. Un'apposita riunione si è tenuta di recente fra vertice e base a Roma: uno scambio di idee, un tentativo per rendere più omogenei i referti che, in certe occasioni, discordavano sull'arbitro per una stessa partita. Oggi Gussoni, che si è precipitato a Roma, controllerà questi referti e crediamo che per luì inizierà la vera settimana di Passione. Degli otto arbitri impegnati domenica scorsa in serie A, pochi si sono salvati dalla «giornata nera»: Luci, Sguizzato (nessuno dei due è intemazionale) e D'Elia. Gli altri, tutti con l'insufficienza, anche i big, fra cui Lanese e Lo Bello. Una domenica storta può capitare. Ma ora cominciano ad essere veramente tante, troppe. E sono sul banco degli imputati, guarda caso, quasi sempre gli stessi arbitri, il che significa che in questo momento non sono nelle condizioni di poter dirigere. Dall'insufficienza, forse, potremmo salvare Agnolin: ha macchiato la sua prestazione non vedendo un fallo netto da rigore di Pellegrini su Serena, forse ha interpretato l'intervento del donano sull'interista prima sul pallone e poi sulle gambe. Disappunto. Certo è che il fallo c'era e tutto è passato liscio. Ma se per Agnolin si può trovare una giustificazione, per gli altri no e cerchiamo di vedere il perché. Lanese: aveva già arbitrato male Roma-Inter ed ha peggiorato la sua direzione in Lazio-Napoli. Non che abbia favorito questo o quello: ha proprio sbagliato. Non ha ammonito Ferrara e Greco, rei di due fal¬ lacci addirittura da espulsione, non ha visto due rigori (uno per parte), ed ha sbagliato a più riprese. Magni: con il Torino in vantaggio 1-0 sul Cesena, punizione di Comi, Agostini in barriera e in area di rigore salta e devia con il braccio alzato la palla; rigore sacrosanto che poteva cambiare volto all'incontro. Come si fa a non vedere una cosa del genere? Poi errori di valutazione, quasi sempre lontano dall'azione. Lo Bello: non vede un fallo di mano di Verza che devia il pallone lanciato da Benedetti verso la porta sguarnita del Como: può essere il gol partita per il Lecce. Forse 11 fallo più evidente che si sia mai visto sui campi di calcio. Per Lo Bello è solo angolo. Fabricatore: sei ammoniti, un espulso (Baggio), un giocatore all'ospedale. Tante proteste da una parte e dall'altra: così ha diretto uno scontro Uefa importante tra Atalanta e Fiorentina. Queste cose, sicuramente — almeno speriamo — saranno nei referti dei commissari speciali e Gussoni ne dovrà tener conto. Così come il designatore deve tutelare le squadre che lottano per non retrocedere. Inutile fare lì riunioni con i commissari speciali: si deve avere il coraggio di dire a qualche arbitro «riposati», o meglio «stai a casa ed evita di fare ulteriori danni». Virgilio Cherubini • Magni, coadiuvato come guardalinee dagli altri arbitri Trentalange e lori, dirigerà domenica prossima una partita del campionato tunisino. Una gratificazione importante soprattutto per lori e Trentalange, giovani fischietti emergenti della serie B. li fallo di mano di Verza in Lecce-Como
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