E Trap: «Calma, non abbiamo vinto niente»

E Trap: «Calma, non abbiamo vinto niente» E Trap: «Calma, non abbiamo vinto niente» L'allenatore frena: «Sono atterrito dall'euforìa» - Rifiuta i paragoni con la Juve che vinse Io scudetto a quota 51: «Quella era una squadra che durò una vita, questa deve ancora aprire un ciclo» APPIANO — Trapattonl pompiere: cosa deve fare un tecnico per tenere tranquilli gli animi, per spegnere certi focolai di entusiasmo che rischiano di sviluppare incendi senza fine. Mentre tutti parlano di scudetto, di super-Inter, capace di frantumare anche il record dei 51 punti della Juventus, Trapattonl frena, attenua, si improvvisa stopper, dice di essere stato frainteso. •Non è possibile affermare che i nostri meriti sono maggiori di quella Juventus —ha premesso—anche perché non è possibile un confronto fra questa Inter e quella squadra. La Juventus vinse lo scudetto a SI punti e la Coppa Uefa, poi fornì alla Nazionale due terzi della squadra per i mondiali argentini. Lasciamo stare certi paragoni inopportuni: noi dell'Inter non abbiamo ancora vinto niente». Anche quest'Inter, in verità, potrebbeessereuna fonte primaria per la Nazionale dei mondiali: Zenga, Bergomi, Ferri, Berti, Serena, Matteoli, Bianchi sono candidati alla maglia azzurra senza dimenticare che anche Matthaus e Brehme sono colonne della Germania. Trapattonl però non ci sente da quest'orecchio, tanto è vero che prosegue così: •Da quel telaio bianconero venne costruita una squadra che durò una vita. Certo, anche l'Inter attuale ha buone capacità, la stessa voglia di migliorare che era il segreto della Juventus. Naturalmente anch'io spero che si possa aprire un ciclo all'Inter: il carattere, gli uomini non mancano, però sono atterrito da questa euforia che ci circonda. Pericolosissima perché potrebbe contagiare la squadra». La forza dell'Inter sta proprio nell'impegno domenicale, nella carica che le deriva dal fatto di doversi aspettare puntualmente un grosso impegno: •Proprio còsi — continua 11 Trap —, se sa di dovere lottare, non ha problemi. Se appena pensa di essere troppo forte, ricordate il Bayern?, nascono le complicazioni. D'accordo, ci sono ancora Zi punti a disposizione ma non dimentichiamo che potremmo avere un infortunio, un incìdente, un calo di forma, un rigore sbagliato. Insomma, le classiche complicazioni del calcio». •Una sola cosa è certa: la lottaper lo scudetto — aggiunge il tecnico neraz- zurro — è ristretta a due squadre, Inter e Napoli, saranno loro a contendersi la volata. Ora però gli azzurri sono attesi da un ciclo terribile: Juventus, Milan e Fiorentina nell'ordine con l'intermezzo della Coppa. Noi abbiamo tre avversarie abbastanza normali per cui mi sono prefisso imbottino di 5 punti: io spero dopo questi tre turni di aumentare ulteriormente il vantaggio sul Napoli». Cosa sta succedendo a questa Inter che invece di rallentare la corsa, come avviene solitamente in questi periodi, sta aumentando il passo? •Abbiamo raggiunto la maturità giusta assieme ad una crescita atletica abbastanza evidente. Mi aspettavo un miglioramento ancora da parte di Berti e Bianchi: puntualmente c'è stato. E poi Brehme non sta sbagliando una partila mentre Diaz sta disputando un girone di ritomo notevole. Una cosa ci tengo a sottolineare ancora una volta: noi non abbiamo ucciso un bel niente, dopo Pasqua abbiamo un ciclo velenoso di partite, meglio non fidarsi. Il nostro calcio.forse, non piacerà a qualcuno ma è produttivo, efficace. E poi possiamo ancora migliorare: Assenti oltre ai nazionali anche Brehme e Matthaus, partiti per la Germania per aggregarsi alla nazionale tedesca: domani disputeranno un'amichevole in Bulgaria, a Sofia. I resti dell'Inter saranno impegnati domani pomerìggio a Pompiano, in provincia di Brescia. Giorgio Gandolfi

Persone citate: Bergomi, Brehme, Diaz, Giorgio Gandolfi, Matteoli, Matthaus, Zenga

Luoghi citati: Brescia, Bulgaria, Germania, Napoli, Pompiano, Sofia