Arrivano le Fiat ecologiche di Michele Fenu

Arrivano le Fiat ecologiche L'iniziativa del Gruppo per ora riguarda 25 modelli Arrivano le Fiat ecologiche Da ieri in vendita anche sette Alfa Romeo e quattro Lancia «verdi» - Due dispositivi per abbattere i gas nocivi: l'Ecobox e la manritta catalitica • Proposta per incentivare gli acquisti riducendo Uva C'è una nuova gamma di auto in vendita in Italia: si chiama «Europa», si tratta di vetture non inquinanti. L'ha varata il Gruppo Fiat che da anni invia all'estero migliaia di modelli «puliti» (duecentomila soltanto nel 1988), allineandosi con le norme di quei Paesi in cui è già vigente una legislazione di tipo ecologico. In anticipo rispetto ai tempi europei ma in linea con quanto disposto per il futuro dalla Cee in tema di abbattimento dei gas di scarico, le tre principali marche del gruppo, Alfa Romeo, Fiat e Lancia, offrono da ieri sul mercato nazionale 25 versioni che potremmo definire «verdi». SI tratta di 7 Alfa Romeo, 14 Fiat e 4 Lancia che coprono le più importanti fasce di modelli, partendo dalle utilitarie per salire alle medie cilindrate e alle ammiraglie, con un allargamento al veicoli commerciali. Si va dalla Panda alla Uno, dalla Tipo alla Yl 0, dalla 33 e dalla Regata alla Delta, dalla Croma alla Thema, alla 75 e alla 164. E, in più, il Fiorino e il Ducato. «E senza che si perdano — sottolineano in Fiat, dove il tema «inquinamento» con tutte le sue implicazioni tecniche e tecnologiche è conosciuto dagli Anni Settanta — le caratteristiche precipue di ogni vettura'. In sostanza, tutte rimangono affidabili, le utilitarie continuano a con sumare poco e le ammiraglie o le sportive art essere brìi lauti e piacevoli (la 164 tre li tri, ad esempio, perde col catalizzatore solo 2 javai^). L'abbattimento dei gas di scarico avviene attraverso due dispositivi, l'Ecobox e la marmitta catalitica. Il primo è applicat. sui modelli di minor cilindrata, dotati di Fire, motore di por sé poco inquinante (sono su: Fiat Panda 750 CL, 1.0 CL, 1.0 4x4, Uno 45 3p, Tipo 1400 e Lanc.ia-Autobianchi Y10 1.0), il secondo •su tutti gli altri. " L'Ecobox è un sistema di ''controllo elettronico che, tramite sensori collegati a funzioni-chiave del motore (temperatura, pressione, ecc.), analizza istante per istante le condizioni in cui opera il propulsore, agendo su carburazione e accensione. Il funzionamento è ottimale, gli elementi inquinanti sono drasticamente ridotti. E' un sistema relativamente semplice, che non ha biso- gno dell'iniezione elettronica e che, quindi, presenta costi modesti. Non per nulla la differenza di prezzo tra una versione normale e una ecologica si aggira mediamente sulle 350 mila lire. Ad esempio, il prezzo di listino di una Panda 750 CL «Europa» è fissato in 7 milioni 450.000, appunto 350.000 in più. Se l'Ecobox permette alle vetture di cilindrata inferiore ai 1400 ce di rispettare i limiti fissati dalla Cee in base a una normativa che dal nome dell'ex-presidente della Commissione stessa viene chiamata «Davignon-15», per rientrare in quelli stabiliti per i motori più grossi non c'è al momento attuale altra tecnologia che quella rappresentata dal catalizzatore. TI Gruppo Fiat ha puntato su quello a tre vie e sonda lambda: un marchingegno sofisticato che abbatte l'85% del¬ le emissioni nocive. Le marmitte catalitiche a due vie bloccano soltanto gli idrocarburi incombusti (HC) e l'ossido di carbonio (CO), lasciando via libera agli ossidi di azoto (NOx). In questo caso, naturalmente, l'amore per l'ecologia si paga di più. Si calcola che mediamente la differenza tra ima versione della gamma «Europa» dotata di marmitta catalitica e la corrispondente del tipo consueto sia di un milione e 200 mila lire. Qualche caso: la 33 di 1700 ce con il catalizzatore costa 16 milioni 310.000 contro 15 milioni 410.000 (più 900.000), la 164 Twin Spark 27 milioni (più un milione 360.000). Raccomandano in Fiat: Mentre i sei modelli "Europa" con l'Ecobox possono usare indifferentemente benzina con piombo ò senza, gli altri debbono adoperare soltanto ed esclusivamente carburante verde'. Come è già stato detto altre volte, il piombo danneggia rapidamente il catalizzatore e ne vanifica l'azione depuratrice. n programma anti-inquinamento del Mercato Comune è scattato il primo novembre 1988: a partire da quella data tutte le vetture di nuova omologazione con una cilindrata superiore ai due litri debbono rispettare i limiti Cee. ni0 novembre '89 toccherà alle «oltre due litri» di nuova immatricolazione e poi, via via, alle altre cilindrate (per le 1400-2000 le date sono 1/10/1991 e 1/10/1993, perle «fino a 1400» l/10/1990e 1/10/1991). E ora la mossa anticipatrice del mode in Italy come verrà accolta dal mercato? In Fiat non si sbilanciano. Dicono: «Vedremo. Noi abbiamo fattola nostra parte e confermato che l'industria dell'auto era pronta da tempo per affrontare i problemi dell'inquinamento-. Resta 11 fatto che, oggi come oggi, la benzina verde continua a costare 25 lire in più al litro, che il numero degli impianti che la distribuiscono è ancora limitato (5000 su 34 mila) e situato prevalentemente lungo la rete autostradale, che il maggior prezzo della gamma «Europa» dovuto alla presenza dei dispositivi depuratori sarà aggravato dall'Iva (al 19% per le vetture sotto i due litri di cilindrata, al 38% per le altre). . . „ ,„„., | P governo si sta muovendo; ma.al momento occorre davvero una forte coscienza ecologica per comprare un'automobile non inquinante. In molti Paesi si è scelta da anni la via dell'agevolazione fiscale per promuoverne la diffusione. L'Italia è in ritardo. Come al solito, vien da dire pensando, ad esempio, a quanto è accaduto per le cinture di sicurezza. Michele Fenu

Persone citate: Davignon, Spark

Luoghi citati: Europa, Italia