Sotto il parcheggio, l'amianto

Sotto il parcheggio, l'amianto Così l'azienda di Graziano smaltiva i residui dei vagoni ferroviari Sotto il parcheggio, l'amianto NAPOLI — Per anni, chiuso in sacchetti per rifiuti, l'amianto è finito sottoterra, nel cortile della fabbrica Tonnellate sepolte in buche profonde non più di 10 metri: una «bomba» ecologica che potrebbe portare nuovi guai all'ingegner Elio Graziano, proprietario delllsochimica, lo stabilimento di Pianodardine a pochi chilometri da Avellino, specializzato nella «scoibentazione» di vagoni ferroviari. Ciò che lavoratori, associazioni ambientalistiche e demoproletari hanno denunciato, ha trovato una prima conferma sabato quando le trivelle della ditta chiamata dal giudice istruttore Modestino Roca hanno portato alla luce •amianto libero: Era nascosto nel piazzale dell'impianto, coperto da un sottile strato di terreno, un concentrato di scorie neppure neutralizzate dal rc-i.-:-.to. La scoperta è stata l'ai'.- si indicazione degli operai, dopo che una raffica di esposti aveva indotto in luglio la magistratura ad avviare un'indagine sui sistemi di smaltimento dei residui di amianto all'Isochimica. Per Graziano, attualmente agli arresti domiciliari perché coinvolto nell'inchiesta sul cosiddetto scandalo delle «lenzuola d'oro», potrebbe aprirsi un nuovo capitolo giudiziario. Per ora è stata disposta la recinzione dell'area in cui i sondaggi hanno dato esito positivo. I prelievi continueranno nei prossimi giorni, mentre sui campioni estratti verrà eseguita una perizia. Cosa è accaduto all'Isochimica dall'82, quando ad Avellino arrivano le prime carrozze da trattare? Verdi ed ecologisti dicono che nell'azienda di Graziano sono passati circa 2 mila vagoni, ognuno del quali contiene mediamente 800 chili di amianto, per un totale di 20 mila quintali Che fine hanno fatto? Nelle denunce spedite alla magistratura si parla di procedimenti al di fuori di ogni regola: le scorie oltre che interrate nel perimetro della fabbrica, sarebbero state «eliminate» in discariche abusive e lungo il letto del fiume Sabato. Di fatto un paio di settimane fa pannelli di amianto sono stati trovati sulle rive del torrente Fenestrate ed una ventina di chili, in buste di plastica non sigillate, sono spuntati in una vicina discarica, nel Comune di Sperone, n trattamento dell'amianto, le cui fibre possono provocare gravissime malattie, come l'asbestosi (restringimento dell'apparato respiratorio) e tumori ai polmoni, deve per legge essere seguito con sistemi che garantiscano sicurezza e protezione. -La fabbrica in questione — si legge in una denuncia presentata da Giovanni Marala, segretario dp ad Avellino—si trova invece in un centro abitato, a 200 metri da una scuola media e da una scuola materna». Sei mesi fa 11 pretore Antonio Marena ha «assolto» 11sochimica, sulla scorta di una superperizia che definiva sicuro il ciclo produttivo interno. Di diverso avviso il pretore di Firenze Beniamino Deicida, titolare di una inchiesta sul «rischio amianto» in tutto il territorio nazionale, che il 14 dicembre ha ordinato la chiusura dello stabilimento dopo che su di un vagone «trattato» ad Avellino erano stati trovati residui di amianto. II provvedimento ha avuto un'immediata conseguenza: 1 330 lavoratori dell'Isochimica sono stati licenziati. Licenziamenti non revocati neppure quando il magistrato ha disposto la riapertura, subordinando la ripresa ad un adeguamento tecnologico dell'impianto. Mentre sindacati e operai — cento del quali senza stipendio da un anno — erano impegnati in un confronto con l'azienda per ottenere ricorso alla cassa integrazione, si è giunti all'avvio di una terza inchiesta, questa volta centrata sul mistero delle «scorie-fantasma». Dopo sopralluoghi, due giorni fa sono entrate in campo trivelle e pale meccaniche. L'amianto era lì, sotto terra, nel piazzale a pochi passi dalla mensa Mariella Cirillo

Persone citate: Antonio Marena, Elio Graziano, Firenze Beniamino, Giovanni Marala, Mariella Cirillo, Modestino Roca, Verdi

Luoghi citati: Avellino, Comune Di Sperone, Napoli