Cristiani: non prendo ordini dal Maggiore d'Aubuisson di Mimmo Candito

Cristiani: non prendo ordini dal Maggiore d'Aubuisson Cristiani: non prendo ordini dal Maggiore d'Aubuisson II fondatore di Arena resterà fuori dal governo • Un esecutivo di tecnocrati, gradito agli Usa DAI NOSTRO INVIATO SAN SALVADOR—La festa, ieri, era tutta nel palazzotto scalcinato dell'Arena. Ma anche ieri, per poter entrare nella sede dell'AsambZea Revolucionaria Nacionalista, in calle Progreso, bisognava passare come sempre la perquisizione rigorosa dei quattro ceffi che stanno sul cancello, col mitra in mano e la pistola alla cintura. Arena ha vinto le elezioni, il suo candidato è 11 nuovo presidente del Salvador, ma certe abitudini qui non sono cambiate affatto. E subito dietro la porta, c'è un grande recipiente dove i visitatori sono cortesemente pregati di riporre le loro pistole. VArena ama la forza, l'esibizione della virilità, il machismo, gli slogan populisti, le pratiche del caudillismo, ma non vuole disturbatori in casa Alfredo Cristiani, ricco produttore di caffè, 41 anni, tre figli, una forte calvizie, laurea in economia a Washington, campione di motocross e politico conservatore ma non fascista, rappresenta l'ala moderata di un partito di estrema destra come è l'Are¬ na. «// presidente del Salvador sono io,—ha detto l'altro ieri—e decido io che politica deve avere il nostro Paese. Io e nessun altro: n signor «nessun altro» ha un nome e cognome: si chiama Roberto d'Aubuisson, ex maggiore dell'esercito, ufficiale comandante dei servizi di spionaggio politico, capofila degli squadroni della morte, accusato di essere il mandante dell'assassinio del cardinale Romero. Fra Cristiani e d'Aubuisson si gioca non solo la linea politica di un partito che lo stesso d'Aubuisson fondò otto anni or sono, raccogliendo attorno a sé le forze più disperate ed intransigenti dell'estrema destra sociale, politica, e militare; è in gioco anche la sorte del Salvador, legato al milione e mezzo di dollari che gli Usa inviano qui, ogni giorno, tutti i giorni, dal 1984. Cristiani, che è entrato nell'Arena 5 anni fa, e ha cominciato a riorganizzarlo nell'86, assicura di poterlo controllare; e l'anno scorso, quando ci fu un seggio del Parlamento contestato e la gente di Are¬ na voleva scendere nelle strade a lanciare una conquista violenta del potere, riuscì a frenare gli animi accesi e far accettare un ricorso al tribunale. E' anche vero però che, mentre Cristiani avrebbe voluto come candidato vicepresidente il più moderato sindaco di San Salvador, Armando Calderòn Sol, Ha dovuto accettare che d'Aubuisson gli imponesse Ciuco Merino, considerato il nuovo capo degli squadroni paramilitari del partito. Durante questa campagna, per la verità, gli «arenisti» si sono controllati assai bene, non ci sono stati scontri con gli avversari, né violenze politiche gratuite; ma già domenica, dopo il voto, quella che il candidato de ha qualificato subito come "prepotenza organizzata» si manifestava nelle strade, con forme d'intolleranza e di sopruso contro chiunque non si mostrasse compiacente agli slogan del partito. 'L'Arena è un movimento populista, con forti connotazioni autoritarie e un largo appoggio nel sottoproletariato metropolitano, oltre che nella grande e piccola borghesia arricchita dal flusso dei tre miliardi e mezzo di dollari che finora gli americani hanno distribuito. Cristiani parla ora di 'governo di partecipazione' ma dice anche che «non si tratta per nulla di spartizione di poltrone'. Criticando aspramente la corruzione che ha accompagnato 11 Governo Duarte, lascia immaginare un gabinetto di tecnocrati, in qualche modo accettabile anche dagli Usa. D'Aubuisson non dovrebbe farne parte, ma — come lui stesso ricordava ieri ai 750 giornalisti di tutto il mondo — il presidente del partito, il fondatore, e il suo più prestigioso deputato, resta sempre lui; e mal in tutta la campagna elettorale Cristiani si è presentato su un palco senza che accanto non gli stesse l'ombra del Maggiore, spavaldo, pantaloni aderenti, la mano aperta in aria, e la pistola alla cintura. D'Aubuisson, qualcuno lo chiama Adolfo, e ricorda la conquista del potere nazista attraverso le elezioni. Mimmo Candito San Salvador. Alfredo Cristiani, candidato della formazione di destra radicale «Arena», al momento del voto (Tel. Ap) Il nuovo presidente del Salvador cerca di cancellare l'ombra degli squadroni della morte

Persone citate: Alfredo Cristiani, D'aubuisson, Roberto D'aubuisson, Romero

Luoghi citati: San Salvador, Usa, Varena, Washington