Linea verde con l'Europa

Linea verde con l'Europa Linea verde con l'Europa DAL NOSTRO INVIATO j VERONA — L'agricoltura • è di fronte a una sfida con molte facce, la sfida della qualità, della competitività, : della «pulizia», della tecnologia. E l'agricoltura italiana pare avere la forza di affrontare con successo questa impegnativa prova. 'Certamente — come ha ! detto il ministro Marinino — : l'adattamento alle prospettile del mercato dovrà proseguire sulla linea dei risultati raggiunti; e questi risultati dovranno essere presi a pun■ to di partenza per raggiungere altri obiettivi: L'impressione generale che si riporta alla fine della settimana che Verona ha deI dicato alla Fiera è comunque quella di un'agricoltura fortemente determinata a cambiare e a rinnovarsi. L'agricoltore sta cambiando metodi, ma soprattutto mentalità: non pensa più come un assistito, ma come un vero e proprio imprenditore. Indubbiamente questa evoluzione è stata in gran parte merito di una maggiore informazione, ma soprattutto di una ricerca sempre più attenta alle esigenze del mondo «verde». A Verona i leit-motiv sono stati proprio questi: ricerca (telematica, meccanica, chimica, biologia) ed efficienza. Oli obiettivi che ha indicato la rassegna sono quelli sottolineati da Marinino: 'Recuperi e i guadagni di produtti¬ vità dovranno sempre rappresentare la linea di fondo da perseguire, legati indissolubilmente a una qualità sempre maggiore'. Naturalmente qualità vuol dire migliore organizzazione imprenditoriale (cioè capacità di raggiungere 1 mercati e rimanervi saldamente) e maggior integrazione della filiera agroindustriale e agroalimentare, n '93, con l'abbattimento delle barriere giuridiche e fiscali nella Comunità europea, creerà un mercato di 320 milioni di persone con reddito medio-alto; le possibilità offerte da questa internazionalizzazione non sfuggiranno certamente alle multinazionali presenti nella Cee. Il nostro Paese in particolare è un mercato molto attraente per le aziende straniere, per questo motivo è essenziale che le imprese italiane s'impegnino su strategie valide e incisive in campo agroalimentare. In questo contesto Verona, sempre più proiettata verso un ruolo di capitale «verde», è decisa a dare da oggi un contributo fondamentale grazie a una struttura che vuol costituire una vera e propria cerniera del sistema agroalimentare. Oggi infatti si chiude la Fiera dell'agricoltura e contemporaneamente si apre «Agricenter». Questa grande struttura (alla cui realizzazione hanno contribuito il ministero dell'Agri¬ coltura e il Feoga) costituirà, in connessione con analoghe realizzazioni operanti in altri Paesi europei un polo di scambio per informazione e innovazione tecnologica; un punto di agevolazione e contrattazione degli scambi di prodotti e servizi richiesti dal sistema agroalimentare; un nucleo di concentrazione di attività terziarie e di supporto al comparto. Per raggiungere questi obiettivi «Agricenter» ha organizzato nel suo ambito una serie di attività (trade center, borsa, congressi, expo, telemercato, teleborsa, informazioni, tecno-osservatorio); tutti questi servizi sono gestiti in modo integrato. Proprio in questo fattore di «sinergia da aggregazione» sta uno dei grandi vantaggi che la struttura veronese mette a disposizione a una gamma amplissima di categorie del settore: dalle imprese agricole alle cooperative, dalle industrie di trasformazione agli enti di ricerca. ' L'obiettivo più ambizioso di «Agricenter» è infatti quello di qualificarsi come centro di raccolta, analisi e omogeneizzazione dei dati agroalimentari provenienti dalle diverse fonti nazionali ed estere e di divenire centro di divulgazione mediante una rete capillare che garantirà la massima tempestività di informazione agli utenti. Vanni Cornerò

Persone citate: Vanni Cornerò

Luoghi citati: Europa, Verona