Neve Pasqua riscatta il Natale «dimezzato» di Gigi Mattana

Neve, Pasqua riscatta il Natale «dimezzato» Ben innevate le piste, aperte le principali stazioni Neve, Pasqua riscatta il Natale «dimezzato» Ma il tempo uggioso rischia di compromettere il weekend Non serviranno maghi della finanza per stilare il bilancio di questo inverno infelice. Su circa 400 stazioni sciistiche dotate di oltre 2500 impianti di risalitata, circa un quarto non ha mai annunciato l'apertura, metà ha lavorato a fasi alterne e con incassi inferiori almeno del 50 per cento sulle scorse stagioni, fra le altre soltanto pochissime hanno mantenuto i vecchi livelli. La vacanza pasquale, che tradizionalmente era il momento più bello per i veri appassionati, quello dei grandi «fuoripista», delle traversate, dell'abbronzatura, si annuncia per molti all'insegna dello smobilizzo; il tempo uggioso e perturbato di questi giorni può far sperare in una nevicata che però lenirebbe soltanto l'amarezza. n Piemonte è la zona alpina più colpita dal «grande secco» invernale: sia perché le montagne del Nord-Ovest hanno avuto meno neve di tutte le altre, sia perché qui è molto più debole che altrove l'intervento del potere pubblico nel settore turismo. Non è peregrino pensare che la prossima stagione almeno metà delle località Piemonte si resterà chiusa, per man canza assoluta anche di quei pochi denari necessari per la manutenzione. Sarebbe indispensabile uno strumento legislativo (non come quello annunciato e di probabile attuazione ohe prevede contributi) che affrontasse finalmente il mercato-sci piemontese e concedesse non elemosine (si parla di un miliardo per tutta la regione) ma finanziamenti agevolati per costruire impianti di innevamento e svecchiare seggiovie e skilifts che, insieme con l'Appennino, sono i più obsoleti d'Italia. A Limone Piemonte funzionano ancora alcuni impianti nella zona del Col di Tenda e di Limonetto, ma si è quasi allo stremo; a Bardonecchia, chiuso il Colomion, funzionano 5 impianti a Melezet da 1800 metri in su e altri 5 allo Jafferau oltre quota duemila. Nel comprensorio della «Via Lattea», uno dei pochissimi delle Alpi in cui si è lavorato da inizio stagione senza pause, anzi ospitando decine di gare non effettuabili altrove, si scia ancora piuttosto bene a Sestriere e sui Monti della Luna, sia sul versante di Claviere che su quello di Cesarla, fino a Sagnalonga. Sauze d'Oulx ha dovuto chiudere le piste (ma è agibile tutta la linea di collegamento che attraverso Col Basset porta a Sestriere) mentre a Sansicario, grazie all'innevamento programmato, funzionano la seggiovia e i due impianti scuola. Se il sole bacerà le vacanze pasquali probabilmente Courmayeur potrà chiudere il bilancio quasi in pareggio: si scia ancora su tutto il comprensorio dello Chécrouit e della Val Veny, mentre si annunciano buone speranze per iniziare presto i lavori della funivia dell'Arp. In questi giorni si arriva con gli sci a Cervinia sia dal Ventina che dalla pista 5 del Theodulo; da Pian Maison in su le condizioni seno pari a quelle di un inverno «normale», compreso il Furggen; buoni anche i collegamenti con Valtoumenche e con Zermatt in attesa di una Pasqua che sarà il corollario della stagione più felice che il Breuil abbia mai vissuto. Si scia con un po' di fatica su qualche impianto di Pila, Champoluc mantiene aperto soltanto lo skilift della Bettaforca che però si raggiunge dal versante di Gressoney, attraverso il colle. Dal Piemonte orientale in poi, passando attraverso la Lombardia fino a raggiungere le Dolomiti, la situazione migliora, tanto che quasi tutti i poli turistici importanti come Madonna di Campiglio, la Val Gardena, Obereggen riescono a mantenere tutti gli impianti in funzione. Anche qui però i primi tre mesi in tono minore si fanno sentire. Cortina oggi offre l'agibilità su tutto il comprensorio, ma è già assodato che la perdita per le società degli impianti sarà del 75%; gli alberghi sono andati parecchio meglio (perdite sul 20%, ma per Pasqua è tutto straprenotato). Le grandi manifestazioni, dal bob al polo, dal concorso ippico alla Dobbiaco-Cortina di fondo (trasportando 1100 cannonate di neve per creare la pista), si sono svolte anche nell'epoca più infelice, ma gli sforzi che il paese ha fatto per garantire la sua immagine saranno un buon investimento per momenti più felici. Gigi Mattana

Persone citate: Basset