Sanremo Fondriest contro tutti di Gian Paolo Ormezzano

Sanremo, Fondriest contro tutti Oggi la classicissima: il maltempo può sconvolgere gli equilibri tattici Sanremo, Fondriest contro tutti E' l'unico in grado di sfidare gli stranieri - Il campione del mondo avrebbe bisogno di aiuto ma è poco amato (e ieri ha commesso uno sgarbo) DAL NOSTRO INVIATO MILANO — Pioveva ieri alla punzonatura—quella cerimonia in cui si spunzonano le idee, si tolgono cioè i piombini, 1 sigilli alle attese —, è prevista oggi pioggia, e pioggia fredda, sulla Milano-Sanremo numero 80, e la corsa al sole canonica e improbabile come la vocazione al chiostro di Cicciolina. Un ciclismo allenatissimo da un inverno senza neve e senza pioggia, con tante pedalate in più rispetto agli anni passati,.'si troverà probabilmente alle prese con le prime vere giornate di maltempo dallo scorso 8 ottobre: cioè in pratica la Sanremo come prolungamento del Lombardia. E magari di nuovo, come allora, vittorioso 11 francese Mottet. Che davvero la situazione del ciclismo, per quel che ci riguarda, appare'identica a quella di One 1988: ressa e — speriamo — rissa di stranieri per i primi posti, noi a fare da corteo, a meno che Fondriest... Al posto dei ciclisti italiani, anziché ostacolare in tutti 1 modi il campione del mondo, ci daremmo da fare per aiutarlo a vincere: nell'interesse generale, anche perché non è che se non vince lui vince qualcun altro del nostri. H discorso però è troppo chiaro per essere convincente. E ieri poi Fondriest ha commesso, sul piano delle pubbliche relazioni, un errore: si è presentato con troppo ritardo al premjo «Tre Pini» offertogli da Roberto Cortesi, chi dice perché bloccato (discussione di affari, 11 varo di uno squadrone 1990-91, sino a fine contratto) dal patron Del Tongo, chi dice perché bloccato («devi pensare a vincere la Sanremo, non a ritirare premi-) dal d.s. Bartolozzì. Con Fondriest erano premiati anche Torrianl e Moser, che hanno atteso a lungo. E in pratica mezzo ciclismo italiano è stato messo .fuori orario dal Maurizio, che già senza questo mezzo sgàrbo non è troppo amato e che Moser, suo conterraneo, ancora non considera erede. Un'operazione nazionalistica oggi è, più che improbabile, impossibile: anche se tutti convengono che Fondriest è l'unico italiano a poter avere, verso la One dei 294 chilometri in programma, il «punch» per un affondo—come l'anno scorso, quando cedette al solo Fignon — , con energie estratte dalla classe più che dalla preparazione, che nel suo caso è stata ridotta da una serie di malanni assortiti. Argentin, Bugno e Saronni sono guariti, così almeno dicono, giusto in tempo per giocare le loro chances. Evviva loro, auguri, ma non ci sembra che gli stranieri siano preoccupati. Kelly e De Wilde, Rooks e LeMond, Maechler e Rominger, Van der Poel e Bauer, Criquielion e Vanderaerden, Hampsten e Oolz, Herman e Miliar, e ci fermiamo per pure ragioni di sound (27 squadre al via, 210 partenti, 139 gli esteri), sono tutti più da pronostico che i nostri. Il pronostico straniero sta confìtto dentro al ciclismo italiano come un palo nel cuore di un vampiro anemico, facile da esorcizzare. E mancano Roche e i sovietici, esclusi dal regolamento della incipiente Coppa del Mondo, fatta per premiare un ciclismo antico, consolidato, più che per dare spazi ad un ciclismo nuovo. Ma poi si scrive e si scrive, e oggi si trova la neve sul Turchino, e la Sanremo diventa una corsa di equilibri non tat¬ tici ma atletici, circensi addirittura: equilibri nel senso soprattutto di equilibrismi. E. una caduta accidentale vanifica l'avanzatissima prepara-: zione, volontaria o no, di qua- ? si tutti n freddo è anche contro; Fondriest, che è giovane e 5 forte ma non lo ama, anzi lo odia. D freddo non è sembra-1 to essere, ieri, contro la. pun- : zonatura: siamo andati ai: Giardini Comunali di Milano, battuti dalla pioggerella, sicuri di trovarvi soltanto gli* addetti ai lavori ei superstiti, t dieci e non di più, delle folle di una volta. Abbiamo trovato' centinaia di persone, e caldei: di attenzioni attorno anche all'ultimo ciclista. Non sappiamo il perché, potremmo anche pensare ad una magia. : Comunque sembra esserci voglia di ciclismo, dopo tante ~ prediche sulla forza ecologica E della bicicletta. Ieri è stato' anche, in una conferenzastampa, ripresentato il prossimo Giro d'Italia, che avrà' un miliardo e cento milioni di premi, che si rifa il look come servizi, contorni, pubblicità,:; che ha persino una nuova te- : sta (PetreHi), ferme restando ; le prerogative di Torrianl e il colore «roseo» dell'organizza- zione. Se sarà il Oiro delle bi- ; ciclette, del cicloturismo, ol- : tre che del ciclismo agonisti- : co-fachiri&tico, avrà succes- so. Tanta gente sembra pronta per un altro romanzo d'amore a due ruote, dopo tanti innamoramenti per altro sport. Gian Paolo Ormezzano

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