Marocchi: «Ritorneremo a correre e a divertire» di Franco Badolato
Marocchi: «Ritorneremo a correre e a divertire» Intanto la Juventus pensa all'incontro con il Bologna Marocchi: «Ritorneremo a correre e a divertire» «La zona Uefa non ci sfuggirà ma è meglio smussare certi difetti» TORINO — Alle 12,15, quando già si conosceva l'esito dei sorteggi delle coppe europee, la Juventus è rientrata negli spogliatoi dopo un lungo allenamento. Zoff e i giocatori hanno evitato commenti sull'avversario prossimo del Napoli, il Bayem Monaco, né hanno indugiato su Real Madrid-Mìlan e Malines-Sampdoria. La parentesi europea della squadra italiana più titolata è finita, non resta che aggrapparsi alla zona Uefa, per ora saldamente nelle mani della squadra di Zoff, Fiorentina e Roma sono dietro di 3 e 4 punti. Quella di Napoli è stata l'ultima di una serie di gare internazionali (ricordate Real-Juve dell'86 e Panathinaikos-Juve dell'87?) in cui le decisioni arbitrali hanno avuto un peso non indifferente sul cammino dei bianconeri. Ma bisogna ammettere che la Juve degli Anni 70 e 80 sapeva vincere anche perché forte di una forza propria. E' quindi solo campionato per i bianconeri. E mentre Milan, Napoli e Samp commentario l'esito infelice dei sorteggi (tranne Boskov, ottimista a oltranza), la Juve si rituffa nel massimo torneo con l'obietti' vo di mantenere questo posto in Uefa. C'è il Bologna alle porte. Un Bologna ben diverso da quel lo superato 4-3 all'andata nel periodo in cui la squadra di Zoff era definita pazza ma divertente. Scrollati di dosso tutti i condizionamenti possibili, rivedremo una Juve più disinvolta? Lo chiediamo a Marocchi, ex bolognese, il giocatore più continuo della squadra di Zoff. •E' venuta l'ora di imprimere una sterzata, un'accelerato, di ritrovare continuità, di smussare certi difetti. La zona Uefa non dovrebbe essere un problema per noi, sicuramente la Juve tornerà in Europa la prossima stagione, ma sarà importante finire il campionato in crescendo. Non penso che sia cambiato molto dal novembre scorso, quando incontrammo il Bologna: restiamo sempre una formazione veloce e briosa, forse non siamo più una sorpresa. La mia ex squadra sta vivendo un periodo più fortunato». 11 Da Maifredi a Zoff, quali sono stati gli insegnamenti ricevuti dai due allenatori avuti da Marocchi? «Con il primo ho completalo la trasformazione in centrocampista, con il secondo sono entrato a far parte del grande calcio e molto devo a lui perché è riuscito a trasmettermi la tranquillità necessaria ad affrontare una stagione così diffìcile. Sono passato attraverso molti esami, ho imparato a prendere atto delle batoste e a proseguire, è la mentalità di questa squadra, abituata a vincere e a lottare per il prossimo obiettivo, senza soffermarsi sugli incidenti di percorso». Dalla trasferta di Napoli sono usciti con le ossa rotte Tricella e Brìo, il primo ha una fitta alla coscia destra, dovrebbe farcela, l'altro non potrà andare neppure in panchina. Stessa sorte per il convalescente Cabrini che ieri ha accusato anche una contrattura al polpaccio. Franco Badolato
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