Boskov: «Per il Napoli nulla da fare»

Boskov: «Per il Napoli nulla da fare» L'allenatore dei blucerchiati, soddisfatto dei belgi, boccia Sa squadra di Maradona Boskov: «Per il Napoli nulla da fare» j «Ai tedeschi vanno il 70 per cento di chances» - Feri a ino preoccupato: «Abbiamo il compito di vendicare l'Inter» - Bianchi: «Sono più forti in trasferta che in casa» - Sacchi: «Dovremo dimenticarci di aver battuto gli spagnoli in amichevole» MILANO — L'Italia si presenta dopo 21 anni alle semifinali delle tre coppe trovando nell'urna di Ginevra avversari fortissimi. Solo Boskov, allenatore della Sampdoria, non si lamenta. Nei giorni scorsi si era augurato di essere accoppiato proprio ai belgi del Malines. -Sono ottimista — dice il tecnico — anche se il fatto dì dover disputare la gara d'andata in Belgio mi spaventa un po'. Avrei preferito affrontarli in casa dove saremmo stali degli sconosciuti per loro e avremmo potuto sviluppare meglio il nostro gioco. Poi al ritorno tutto diventa prevedibile e scontato». Del Malines dice di conoscere molte cose perché li ha seguiti l'estate scorsa al torneo di Viareggio: 'Hanno due punti di forza nel portiere, Preud'homme, e in attacco dove Bosman e Den Boersono molto pericolosi. Bosman addirittura l'avevo chiesto lo scorso anno a Mantovani, si muove molto e ha talento. Non mi preoccupa il loro centrocampo che è nettamente inferiore al nostro-. Boskov conclude assegnando alla sua squadra almeno il 60 per cento di probabilità di arrivare alla finale. 'Qualche probabilità in meno ce l'ha il Milan. mentre il Napoli non avrà scampo contro i tedeschi. Gli azzurri di Maradona • hanno solo 30 possibilità di farcela». n sorteggio non è piaciuto ai napoletani e in particolare al presidente Ferlaino. "Quando si arriva a una semifinale tutte le avversarie si equivalgono — dice — ma il Bayern mi sembra la più forte. Inoltre ci tocca anche l'onere di vendicare l'onore del calcio italiano e dell'Inter che è stata eliminata proprio dai tedeschi. Infine a rendere più difficile il nostro compito c'è anche il fatto di dover giocare la gara d'andata al San Paolo. Comunque ho piena fiducia nella forza della mia squadra». Per il tecnico Bianchi il fattore campo non conta: 'Perché ormai tutti conosciamo vita e miracoli dei rivali. Quello che mi preoccupa è il valore dell'avversario che ha un blasone altisonante ed è più forte in trasferta che in casa, come dimostra la disavventura sofferta dall'Inter contro di loro». Pochi e molto contenuti i commenti in casa rossonera, anche se il fatto di dover incontrare il Real Madrid sulla distanza dei 180 minuti è la soluzione più gradita. Arrigo Sacchi finge la massima indifferenza. 'Quando si arriva alle semifinali i valori delle squadre si equivalgono e le differenze sono davvero minime — dice — compresi i turchi del Galatasaray». E aggiunge con una punta d'orgoglio: -Il Real è una grande squadra, ma anche noi siamo una grande. Per vincere dovremo affrontarlo con la giusta mentalità, senza farci abbagliare dal fatto che l'abbiamo battuto due volte in amichevole nell'estate scorsa». Ma sicuro è anche Ramon Mendoza, presidente del Real: -Dicono che il Milan sia la squadra più forte d'Europa: però in finale andremo noi del Real». n. s.

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