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Ruggiero: sul tessile non si fanno baratti Incontro con il commissario Cee Andriessen Ruggiero: sul tessile non si fanno baratti II settore dovrà rientrare negli accordi del Gatt ROMA—il settore tessile non può essere lasciato al di fuori degli accordi del Oatt (l'accordo internazionale sui commerci e le tariffe). Questa la precisa richiesta avanzata dal ministro del Commercio con l'estero Renato Ruggiero al vicepresidente della commissione Cee Franz Andriessen. «Abbiamo chiesto alla Comunità europea — ha dichiarato il ministro del Commercio estero Ruggiero conversando con i giornalisti a margine di un convegno organizzato sulla liberalizzazione valutaria svoltosi presso il Banco di Roma—che il settore tessile non sia considerato meno importante degli altri settori. Noi non siamo pertanto disposti ad accettare che un compromesso nel settore tessile sia il risultato di mancate concessioni fatte in altri settori ai Paesi in via di sviluppo». In altri termini, il settore tessile non può diventare merce di scambio per soluzioni compromissorie nel campo del commercio internazionale. Le altre richieste del ministro Ruggiero riguardano un impegno a non concedere sovvenzioni all'esportazione sempre nel settore tessile ed a favorire la liberalizzazione dei mercati dei Paesi in via di sviluppo più avanzati. Sempre riguardo al settore tessile, U ministro Ruggiero ha proposto la messa a punto di un codice contro le contraffazioni per salvaguardare i prodotti. Intervenendo al convegno sulla liberalizzazione valutaria, il ministro Ruggiero ha tenuto a sottolineare come il mercato unico europeo del 1993 non determinerà la creazione di una «fortezza Europa». «Il vero pericolo — ha concluso 11 ministro del Commercio Ruggiero — è invece la creazione di una fortezza America e di una fortezza Giappone che realizzino le loro politiche economiche su basi protezionistiche».