Per Serena una fuga nella notte di Gianni Bisio

Per Serena una fuga nella notte E' stata trasferita dall'istituto di Torino a un rifugio segreto Per Serena una fuga nella notte L'ordine del Tribunale: «Deve restare tranquilla» - La bambina ha lasciato i nuovi amici dopo cena, accompagnata da un'assistente sociale Fra un mese forse avrà una nuova mamma TORINO—E' rimasta solo otto ore nella comunità alloggio della Provincia Serena Cruz, la bimba filippina di tre anni adottata con un sotterfugio da una coppia di Racconigi, a cui è stata ora sottratta dal tribunale. Un parcheggio temporaneo disturbato dalla notorietà del caso e dall'invadenza di cronisti, fotografi e operatori tv. Alle 20 di giovedì, quando l'assedio dei giornalisti era stato tolto da poco, dal tribunale del minori è arrivato un nuovo ordine: un'altra destinazione, segreta, almeno nelle intenzioni, per il piccolo «oggetto» di tanto clamore. E Serena Cruz, l'«oggetto», ha ripreso, con il suo minuscolo bagaglio appresso, quella strada che aveva iniziato 14 mesi fa nelle Filippine. La piccola aveva appena terminato di cenare con i nuovi amichetti: le lacrime del pomeriggio, quando se n'era andata la sua 'mamma» provvisoria, Rosanna Giù ber già, erano ormai un ricordo. E' uscita in braccio ad una assistente sociale, accompagnata dalla dott. Giulia De Marco, del Tribunale dei minori, che con le colleghe Baldelli e Galvagno segue la vicenda. Una corsa nella notte verso una nuova segreta dimora, scelta per la tranquillità della bambina: forse un affidamento temporaneo ad una famiglia o la sistemazione in una struttura privata. Ma lontano dalla curiosità della gente. Certamente un trasferimento meno teatrale di quello del mattino, con l'intervento di sei educatori dell'Usi, due assistenti sociali, un magistrato e i carabinieri, fuori della casa. Per precauzione, dato che la popolazione parteggiava apertamente per la famiglia Giubergia. Ma U risultato è stato una scena che è apparsa più simile alla traduzione di un 'detenuto eccellente» che al trasferimento 'a fini di giustizia» di una bimba di tre anni. Un po' deluso della piega presa dagli avvenimenti è l'assessore alla Sicurezza sociale della Provincia, Salvatore Scancarello, da cui di¬ pende la struttura inizialmente scelta dal Tribunale per ospitare la piccola: «Forse Cossiga aveva ragione nella sua richiesta di una soluzione meno drammatica. Ma legalità e umanità spesso non vanno a braccetto». Scancarello, che ha in tutela un centinaio di minori, ieri è andato alla comunità alloggio: una visita di cortesia dopo il trambusto dell'altro ieri. Ma prima non è passato a comprare quell'orsacchiotto di peluche che intendeva regalare a Serena. Ma che cos'è una comunità alloggio? 'E' la soluzione che si adotta quando gli interventi di primo livello {dall'assistenza economica e domiciliare all'affidamento familiare), alternativi al ricovero in istituto, non abbiano dato risposta adeguata», spiega l'assessore. •In ultima analisi è una ca¬ sa in cui il bimbo vive come in una famiglia, con un numero di educatori che si cerca di limitare al massimo proprio per dargli dei punti di ilf'srimento fissi», aggiunge Marina FogUzzo, assistente sociale della Provincia, -il rapporto migliore — spiega — è S a 5: pochi bimbi, pochi educatori, come ci raccomanda la psicologa che collabora con il nostro servizio. Il bambino deve abituarsi a vedere sempre le medesime "tate", non essere alla mercé di una rotazione continua, come avveniva negli istituti. In sostanza si instaura un vero rapporto con l'educatore». Tuttavia le permanenze, anche nelle comunità alloggio, devono essere molto brevi. Serena, se non si perderà altro tempo per i ricorsi dei suoi genitori «adottivi», a cui è stata tolta per legge, fra poco più di lui mese potrebbe già essere riconosciuta in stato di adottabilità e data ad una nuova famiglia. Quella definitiva, si spera. : Quanto giocherà sulla sua psiche questo sballottamento? Ancora Marina Foglizzo, sulla base dell'esperienza: «Se la bimba ha avuto tanto dalla sua famiglia, può superare facilmente il trauma, perché al suo intemo in questi 14 mesi si è costruito qualcosa: ha imparato a dare e a prendere, quindi può inserirsi in una nuova situazione senza grandi traumi-. Anche il nuovo «parcheggio» dovrebbe transitare nella sua psiche come un episodio, per il diverso impatto delle nuove strutture, del tutto diverse dal vecchio brefotrofio. Restano tutte le considerazioni che hanno dato il via alla polemica, soprattutto il contrasto tra legalità e umanità. Gianni Bisio

Persone citate: Baldelli, Cossiga, Galvagno, Giubergia, Giulia De Marco, Marina Foglizzo, Salvatore Scancarello, Scancarello, Serena Cruz

Luoghi citati: Filippine, Racconigi, Torino