La battaglia di Cossutta «difensore di Togliatti» di Gigi Padovani

La battaglia di Cossutta «difensore di Togliatti» E' l'unico leader pei che contesta la linea Occhetto La battaglia di Cossutta «difensore di Togliatti» ..-.<• . ■ • - I • ■ ' •uri' All'Eur ha solo 23 delegati - Ma i suoi club marxisti sono io tutta Italia ROMA — •Il pei sta attraversando una mutazione genetica»; questo giudizio sulla segreteria Occhetto è ormai diventato una sorta di parola d'ordine, un tormentone che Armando Cossutta e i suoi amici hanno ripetuto nella battaglia precongressuale e che lui, «l'ultimo leninista di Botteghe Oscure», ribadirà anche dalla tribuna dell'Eur. Ma il dirigente che per anni si è battuto contro lo «strappo» comunista con Mosca, dopo essere stato spiazzato perfino dalla perestrojka di Gorbaciov, sa che i suoi spazi di manovra nel partito sono sempre più limitati. Non è casuale il fiorire di iniziative sorte dopo la nascita, nel febbraio di due anni fa, di quella «Associazione culturale marxista» che pareva fosse il primo passo di una scissione mai consumata. Il club costituisce, con i suoi soci anche non comunisti, il punto di aggregazione di circoli, riviste, gruppi che in tutta Italia si rifanno ormai a Cossutta in modo più o meno evidente: la rivista Marxismo Oggi, diretta dal prof. Gianmarco Cazzarliga, di Pisa, che fu uno dei leader di Potere Operaio; il settimanale Interstampa, nel cui comitato editoriale c'è Ambrogio Dormii; i circoli «Concetto Marchesi» di Milano, «Mondo Nuovo» di Torino e «Pesenti» di Ancona. •Non siamo chiusi in un ghetto — spiega Alessandro Valentinl, iscritto al pei e segretario dell'associazione —; la nostra area marxista è in forte aumento in tante città italiane anche se la nostra attività si distingue da quella del pei». Non è una corrente, ma certo ha un forte potere di richiamo. Nei dibattiti organizzati dal club sono passati sindacalisti come Bertinotti e Garavlni, giorna¬ listi come Claudio Fracassi e Rossana Rossanda. E fra gli intellettuali di area, con Geymonat, di Nola, Alinei e Villi, ci sono lo storico Gian Mario Bravo, lo psichiatra Cesare Musatti e tanti altri. Non manca un membro della direzione di democrazia proletaria, Costanzo Preve. Difficile dire quali sviluppi politici potrà avere un gruppo così eterogeneo. B nuovo corso del segretario apre qualche occasione in più al nostalgici della linea dura, senza però dar loro spazi di gestione. Ora accanto ad Armando è sceso in campo anche il figlio Dario, eletto delegato dal congresso di Milano. E lui, il senatore, 63 anni à settembre, un solido passato di dirigente-manager e di amministratore locale nella sua Milano, continuerà a difendere Togliatti come baluardo della «diversità comunista», nel tentativo di distinguersi dai «riformisti». Ma all'Eur Cossutta sa che non potrà scalfire l'ascesa di Occhetto: come Napoleone Colajanni, ormai uscito dal partito, dovrà forse accontentarsi di una battaglia ormai più culturale che politica Gigi Padovani

Luoghi citati: Ancona, Italia, Milano, Mosca, Roma, Torino