Un monito dell'Europa al «tiranno» Ceausescu di Fabio Galvano
Un monito dell'Europa al «tiranno» Ceausescu Un monito dell'Europa al «tiranno» Ceausescu DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES — La Comunità europea ha formalizzato i malumori dei giorni scorsi entrando in aperto conflitto con la Romania di Ceausescu, accusata di violare sistematicamente i diritti della popolazione. Poche ore prima che il governo francese richiamasse «per consultazioni» il suo ambasciatore a Bucarest, in relazione alla scomparsa dei firmatari di una lettera aperta al presidente romeno, il vicepresidente della Commissione Cee, Frans Andriessen, ha annunciato il congelamento dei rapporti con quel Paese. - Nelle attuali condizioni — ha detto — non possiamo portare avanti i negoziati con la Romania'. Andriessen, che parlava a Strasburgo dove il Parlamento europeo era riunito per la sua sessione mensile, si riferiva alla trattativa in vista di un accordo commerciale nell'ambito del dialogo aperto fra la Comunità e il Come con. Egli ha precisato di avere già comunicato la decisione all'ambasciatore romeno. Con quel gesto, ha spiegato un portavoce dell'esecutivo comunitario, Andriessen intendeva 'esprimere la solidarietà con il popolo romeno che vive sotto uno dei regimi più tirannici che si siano conosciuti dai tempi di Stalin». Anche il Parlamento europeo ha fatto sentire la propria voce, approvando mercoledì una mozione di censura nei confronti di Bucarest e invitando fra l'altro i governi comunitari a privare il presidente Ceausescu, la sua famiglia e le autorità del regime di 'tutti gli onori di protocollo resi loro dai Paesi membri». L'inasprirsi dei rapporti fra l'Europa comunitaria e la Romania porterà forse a una discussione quando i ministri degli Esteri dei Dodici si riuniranno lunedì a Bruxelles. Sebbene Andriessen possa prendere la decisione annunciata senza l'avallo preventivo dei governi, la «questione romena» potrebbe affiancarsi al riesame del caso Rushdie (si dice che Italia e Grecia chiederanno un ammorbidimento delle sanzioni diplomatiche nei confronti di Teheran) e alla discussione dei futuri rapporti fra la Cee e i sei Paesi dell'Efta, la zona europea di libero scambio. L'azione del Parlamento europeo, su iniziativa di tutti i maggiori gruppi politici, ha denunciato le violazioni sistematiche dei diritti umani, il progetto di «sistematizzazione» delle campagne (che prevede la distruzione di ottomila villaggi), la deportazione di intere minoranze. Si tratta del 'genocidio culturale» denunciato dallo scrittore Eugène Ionesco, il mese scorso. , Fabio Galvano
Persone citate: Andriessen, Ceausescu, Frans Andriessen, Ionesco, Rushdie, Stalin
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