Un'ammiraglia dalla Corea

Un'ammiraglia dalla Corea Arriva sul nostro mercato la «Sonata» della Hyundai Un'ammiraglia dalla Corea Berlina di lusso a tre volumi con motorizzazioni 1800, 2000 e 2400, potenze da 96 a 116 Cv - L'importatore Komoco spera di venderne quest'anno 1000-1200 - 1 prezzi Crescono le ambizioni della Hyundai in Europa e in Italia. Sipario tanto, forse sin troppo, dei giapponesi, ma intanto, con la forza di chi vuol emergere, arrivano i coreani, che negli ultimi 15 anni hanno compiuto passi da gigante in molti settori industriali, tra cui, appunto, quello dell'auto. La Hyundai, nel gruppetto dei costruttori di questo Paese reso famoso da tante vicende, ultima quella delle Olimpiadi di Seul, spicca per impegno e iniziativa. L'anno scorso ha venduto 750 mila tra vetture e veicoli commerciali, di cui ben 260 mila in Nord America e 30 mila in Europa. Al primo posto la Gran Bretagna che ha assorbito 22 mila macchine, poi una spolverata negli altri mercati. In Italia la Komoco, società cui è affidata la commercializzazione delle Hyundai, ne ha collocate 2960, per l'80% «Pony (2 volumi, 315 porte, 13001500 ce) e per il 20% «Stellar» (16002000). Adesso arriva la «Sonata», vista per la prima volta in Europa al Salone di Birmingham '88. E' una ammiraglia disegnata in collaborazione tra Giorgio Giugiaro e il Centro Stile della Hyun¬ dai: tre volumi, 4 porte, motore anteriore trasversale, ruote motrici anteriori, dimensioni classiche per una berlina di questo tipo (4680 mm per 1751 e 1200), peso 1330 kg. Le sospensioni sono di tipo misto: avantreno a ruote indipendenti McPherson, retrotreno ad assale rigido; servosterzo idraulico; impianto frenante a doppio circuito con dtscjp autoventilanti anteriori. Cambio a 5 rapporti, possibilità sulla «2.0» e sulla «2.4» ài utilizzare una trasmissione automatica a 4 marce con convertitore di coppia e overdrive sulla «quarta». E' una berlina, basta vederla, di gusto europeo. Certi elementi — specie la parte posteriore — ricordano, guarda un po', la Lancia «Thema», persino il nome («Sonata») si ispira egualmente al mondo della musica. Comunque sia, l'aspetto è piacevole, linee aerodinamiche e morbide, canaline a filo. Abitacolo spazioso e confortevole, finizioni e accessori all'altezza. L'equipaggiamento •GLS», ad esempio, offre anche la regolazione lombare del sedile di guida. In Italia la nuova ammiraglia è proposta in una gamma di sei versioni arti¬ colata su due livelli di allestimento («GL» e «GLS») e tre motorizzazioni a 4 cilindri dotate di iniezione elettronica: 1800,2000 e 2400. Potenze da 96 a 116 Cv, velocità 180 km/h. Manca, come si vede, un Diesel, un'assenza che in questo segmento di mercato è penalizzante. Anche la Hyundai pone l'accento sulla qualità della «Sonata» (saldatura automatizzata, tre check-control prima del via libera per l'assemblaggio) e sul rispetto per l'ambiente. -Le nostre motorizzazioni — dicono alla Komoko — sono predisposte per la marmitta catalitica e, in ogni caso, possono adoperare benzina senza piombo». La Komoco spera di vendere quest'anno circa 4500 vetture, di cui 10001200 «Sonata», soprattutto nella versione due litri. Per le vetture provenienti dalla Corea (e dai Paesi in via di sviluppo) non esiste contingentamento, ma l'importatore deve pagare un dazio del 10,4%. I prezzi oscillano dai 19 milioni 220.000 lire della «1800 GL» ai 22 milioni 300 mila della «2000 GLS», sino ai 26 milioni 200 mila della •2400 GLS». m.fe. Sono sei le versioni della Hyundai «Sonata» che vengono commercializzate nel mercato italiano

Persone citate: Giorgio Giugiaro