Torino capitale del libro prepara un Salone-record

Torino capitale del libro prepara un Salone-record Presentata la seconda edizione, dal 12 al 18 maggio Torino capitale del libro prepara un Salone-record Settecento editori (200 in più dell'88) • Accornero annuncia la nascita di una Fondazione TORINO — A distanza di un anno, da! 12 al 18 maggio, Torino ritornerà, con buona pace di Milano, ad essere la «capitale del libro». Tranquillo, con il sorriso di chi ha vinto una battaglia importante per tutti, il presidente Guido Accornero presenta, nella sala della Ceat Cavi, il secondo Salone del libro» a Torino Esposizioni. E' rimasto il logos di Armando Testa, il libro come porta o torre medioevale da attraversare per raggiungere la «città delle idee», ma gli si è aggiunto un manifesto di Mario Merz: piante di papiro che si trasformano in fogli per raccogliere quelle idee. E di carta stampata, quest'anno, : visitatori avranno modo di trovarne ancora di più. Il «Salone del libro» è in crescita. Lo dicono le cifre. L'anno passato l'invito ad esporre era stato accolto da 553 case editrici, su di una superficie di 17.500 me tri quadrati e i visitatori avevano raggiunto la sorprendente cifra di 110 mila. Anche gli affari si erano rivelati oltre ogni aspettativa con una vendita di oltre 200 mila libri per un valore di 5 miliardi di lire. Quest'anno le cifre d'av vio dicono che già 680 edi tori hanno chiesto uno stand, 530 in forma indivi duale e 150 collettiva. Ma gli organizzatori, con otti mismo giustificato, prevedono che gli editori presenti saranno oltre settecento Circa 200 in più rispetto alla passata edizione. Così è stato necessario portare- a 26.500 metri quadri l'ala espositiva. Invariato rimarrà il costo dell'allestì mento degli stands: 120.000 lire al metro quadro 170.000 lire allestito. Le mi sure più richieste sono sta te quelle dei 16 metri quadri ma c'è chi ha.optato per i 5 e chi peri 64. Accornero dice che per reggere una manifestazione annuale di questa importanza e complessità, che comporta dei costi di impianto sui quattro miliardi, una Associazione non basta più e annuncia che il terzo «Salone del libro» verrà gestito da una Fondazione, formata da organismi pubblici e privati, una decina in tutto, con quote non inferiori ai 300 milioni. Cosa sfoglieremo, vedremo e ascolteremo entrando in questo secondo «Salone del libro»? Gli organizzatori si sono preoccupati, quest'anno, di creare intorno al libro delle «isole salde», dei luoghi di riflessione e dibattito, intorno alla pagina stampata. Uno dei temi forti sarà costituito dal rapporto fra libro e cinema. Tutte le mattine al Teatro Nuovo, in collaborazione con il Museo del Cinema di Torino, ci saranno proiezioni cinematografiche, 24 film tratti da opere letterarie (quest'operazione farà salire il costo del biglietto per i visitatori) . Ma non verrà dimenticata la televisione, grande smemorata nei confronti della lettura. Sul tema -Il libro e la televisione» discuteranno Emanuele Milano, Furio Colombo, Enzo Siciliano, Carlo Sartori, Angelo Guglielmi e Ugo Buzzolan. Attenzione anche all'informazione culturale offerta dai quotidiani locali. Ne parlerà Giovanni Giovannini, presidente della Fleg, in un convegno con redattori culturali dei giornali della grande provincia italiana. Molto atteso il convegno sulle «classifiche dei libri più venduti» che ogni settimana compaiono sulle pa ghie dei quotidiani. «Quanti lettori? Quali lettori? D pubblico e il giudizio della critica», il convegno organizzato da Tuttolibri, ospi terà le opinioni di Maria Corti, Roberto Cerati, Luciano De Crescenzo, Tonino Bozzi, Raimondo Boggià, Giorgio Calcagno e Lo renzo Mondo. Altri convegni avranno di mira il ripensamento dello spazio-libreria, la formazione del libraio alle prese con l'informatica, l'affermarsi del tascabile, il problema di una più uniforme distribu zione del libro. Ricche saranno anche le testimonianze dall'estero André Schìffrin verrà a parlare delle attuali «tendenze dell'editoria americana». altri specialisti discuteranno del «libro italiano all'estero», dell'editoria africana (è ancora incerta la presenza del Nobel Mahfuz alla serata inaugurale), sovietica e cecoslovacca Fuori dal convegni, i visitatori potranno incontrare Beniamino Placido, Alberto Moravia, Massimo Bogianckiho, Piero Angela, Gianfranco Diòguardl, Piero Ottone, Margarethe von Trotta che confesseranno il loro rapporto con la lettura. Potranno vedere le mostre dedicate ai «Cent'anni Laterza», quella sull'editoria cinematografica sull'America vista dall'Italia dal '39 ad oggi, curata da Gorlier e Colombo. Guido Accornero. e i suoi collaboratori lasciano un'ultima «ciliegina»: l'accordo con la Stanford University, mai fino ad oggi uscita dai suoi confini americani, per un corso sperimentale sulle «nuove tecnologie e strategie editoriali». Il corso, che si terrà fra il 6 e l'il maggio, a Torino, ospiterà 50 allievi, 15 dei quali stranieri. Sarà indispensabile sapere l'inglese e avere già un po' di pratica di lavoro editoriale. Costo, vitto e alloggio compresi, 2 milioni di lire. II «Salone del libro» cerca agganci internazionali. Come ha detto Adalberto Chiesa, più che i libri stranieri ora interessa avere qui i cervelli e l'esperienza più avanzata in campo intemazionale. Nel tardo pomeriggio Guido Accornero ha presentato,' al Piccolo Regio, il programma agli editori. Ospite Francesco Alberoni che ha parlato del suo rapporto con la lettura: «Un'emozione straordinaria che il libro è ancora capace di suscitare. E, possiamo starne certi, riuscirà a su scitare anche nel futuro». Nico Orango SALONE DEL LIBRO TORINO

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