«C'è repressione in Cina ma l'Occidente tace» di Ennio Caretto

«C'è repressione in Cina, ma l'Occidente tace» INTERVISTA CON ASTROFISICO FANG LIZHI, IL «SACHAROV DI PECHINO », LEADER DELL'OPPOSIZIONE «C'è repressione in Cina, ma l'Occidente tace» «Il partito pretende di fare la perestrojka senza la glasnost, che qui chiamiamo kaifang» - «Perché l'America e l'Europa si preoccupano solo dei diritti civili in Urss?» - «Jl nuovo autoritarismo ha generato corruzione» - «Per migliorare, la Cina ha bisogno di avere più democrazia» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — Da alcune settimane Fang lizhi, astrofisico di fama internazionale, è al centro di una rovente polemica sui diritti dell'uomo tra l'America e la Cina. Invitato a cena da Bush durante la sua visita a Pechino, il cosiddetto Sacharov ci' nese fu bloccato dalla polizia. L'in' 'essamento del presiI den: .er Fang Lizhi provocò un';..,p- a reazione nella lea. dership cJnese: senza fame il nome, essa definì le sue di; chiarazioni irresponsabili, : ammonendo che potrebbero : compromettere i buoni rap: porti tra le due nazioni. Ex vicepresidente dell'TJ ni'. versità di Scienza e Tecnoloi già della provincia di Annui, I espulso dal partito comuni; sta nell'87, Fang Lihzi, 52 an; ni, è il leader dell'opposizione ■ in Cina. Teorizzatore del fal; limento del socialismo reale ; nel suo Paese, Fang ha lan; ciato un movimento per ; l'amnistia dei detenuti politi; ci. All'arrivo a Pechino, Bush • trovò ad attenderlo una ri¬ chiesta di aiuto firmata da oltre cento intellettuali cinesi tra cui il celebre poeta Bei Dao e lo storico del marxismo Su Shaozi. Fang Lihzi ha rivolto un duro j'accuse a quella che giudica 1° politica da Ponzio Pilato non solo del presidente americano, ma anche dell'intero Occidente sui diritti dell'uomo in Cina. Perché la polizia la fermò, ma non l'arrestò durante la visita di Bush? , 'Forse perché ero scortato da Perry Link, il rappresentante dell'Accademia delle Scienze americana a Pechino. Se fossi stato solo, in questo momento probabilmente sarei in carcere. Considero l'incidente un avvertimento: le autorità vogliono zittirmi, ma non ci riusciranno. Non escludo però che sia l'inizio di qualcosa di più ampio e più grave, una nuova campagna contro il dissenso'. H premier Li Peng ha detto a Bush che il dissenso causa instabilità ed è incompatìbile con lo sviluppo economico... 'Non mi risulta che la de¬ mocrazia abbia mai attentato alla sicurezza dello Stato né al benessere dei cittadini. Noi chiediamo soltanto libertà di pensiero, di parola e di associazione. Non ci proponiamo di rovesciare il governo. Il partito pretende di fare la perestrojka senza la glasnost, kaifang la chiamiamo noi, ma è impossibile'. Lei accusa l'America di ignorare la repressione in Cina. 'Non solo l'America, ma anche l'Europa. Voi usate due metri e due misure a seconda che si tratti dei sovietici o di noi. L'America in particolare hafatto dei diritti dell'uomo uno dei cardini della sua politica verso l'Urss, ma essi non figurano nei suoi rapporti con la Cina. Questo comportamento occidentale rappresenta a sua volta una violazione dei diritti dell'uomo, che sono universali'. L'America afferma di usare «la diplomazia silenziosa» in difesa delle libertà civili nel suo Paese. 'La ritengo inefficace. Se fossero sottoposte a pressioni molto forti, le autorità cinesi sarebbero costrette ad adottare anche riforme politiche, non soltanto economiche. Di che cosa ha paura l'Occidente? Che la Cina si allei di nuovo all'Urss? E' inconcepibile, la Cina ha bisogno delle tecnologie e dei finanziamenti occidentali. E' assurdo che voi taciate e che tocchi a Sacharov scrivere lettere di protesta al nostro partito». Ma la condizione cinese non è migliorata? 'Paragonato all'era di Mao Tze-tung, l'ultimo decennio ha segnato un netto miglioramento. Ma non sono state sconfessate le passate violazioni dei diritti dell'uomo, ami campagne come quella del '57 sono definite ancora "corrette". Inoltre la persecuzione dei dissidenti non è finita, basta pensare alla campagna contro "l'inquinamento spirituale" . dell'83, al movimento "anti\ borghese" dell'87, e alla re¬ pressione della protesta studentesca a Shanghai lo stesso anno'. Lei sta rivolgendo un appello all'Occidente... 'Certo. La battaglia per le libertà civili infuria in tutto il mondo, in particolare nei Paesi socialisti, che sono tra i loro grandi violatori. Ci vuole uno standard internazionale dei diritti civili, è inaccettabile il principio che ogni nazione abbia uno standard suo. In Cina il nostro movimento si sta diffondendo: molti giornali a esempio assumono la funzione di controllori delle autorità, parlano non più a nome del partito ma della gente'. Eppure mi pare che voi intellettuali siate relativamente isolati e la gente abbia altre preoccupazioni. 'Quarantanni di lotta di classe voluta da Mao e le persecuzioni politiche su larga scala hanno screditato V ideologìa. La corsa alla modernizzazione ha spodestato la dottrina. C'è una ricerca affannosa di beni materiali. Ma il nostro messaggio è recepito da un numero crescente di persone soprattutto giovani. Circola di nuovo lo slogan del Quattro Maggio, "Scienza e Democrazia": non conta più la fede, contano il dubbio e la verifica: Che cosa avviene nel pc cinese? Le dimissioni del segretario Hu Yaobang nell'88 non hanno indebolito ì progressisti? 'Le riforme sono minacciate dall'inflazione e dalla nuova disepuaglianza sociale causata dal boom- un venditore di angurie al mercato guadagna 5-6 volte quanto un chirurgo. Ma i progressisti continuano a formare la maggioranza del partito. Per la loro vittoria ci vorrebbe però un'apertura ideologica, ossia la delegittimazione di Mao. Il guaio è che metterebbe in pericolo il loro potere'. L'imminente uscita di scena di Deng Xiaoping e il riavvicinamento all'Urss cambieranno le cose in Cina? 'ti denghismo ha molti meriti, ma non ha risolto tutti i problemi del dopo Mao. Deng ha mantenuto i quattro prin cip: politici di base: supre mazia del PC, della dittatura del proletariato, del sistema socialista, del Marxismo Leninismo Maoismo. La graduale distensione coi sovietici e il rapido progresso economico potrebbero consentire ai suoi successori riforme politiche più ardite. Sappiamo che la strada per la democrazia sarà lunga e difficile'. Non teme passi indietro? «Se et saranno, saranno temporanei. Lo scontro tra le forze del rinnovamento e quelle della conservazione durerà anni e anni. Ma io confido in alcune realtà di fondo. Il nuovo autoritarismo di cui si parla ai vertici del partito è tanto inefficiente quanto quello vecchio: per di più ha generato corruzione. Per migliorare, la Cina ha bisogno che l'opinione pubblica assuma un ruolo più importante e che l'ordinamento sia più indipendente, cioè che ci sia più democrazia'. Ennio Caretto