Pli-pri c'è l'intesa
Pli-pri, c'è l'intesa Liste comuni per le europee con «qualcosa in più» Pli-pri, c'è l'intesa Un comitato definirà temi e modalità di un patto federativo - Pannelia deve decidere se aderire (e ha già proposto di candidare Io scrittore Rushdie, perseguitato da Khomeini) Forse in lizza Bettiza, Gawronski e l'ex ambasciatore in Urss Sergio Romano ROMA — I segretari di pri e pli, Giorgio La Malfa e Renato Altissimo, hanno annunciato Ieri pomeriggio in una conferenza-stampa il varo della nuova intesa tra 1 due partiti. L'accordo, che è stato ratificato Ieri mattina dal gruppi dirigenti di pri e pli, prevede, nell'ordine, liste comuni per le prossime elezioni europee «aperte atta partecipazione di personalità detta politica, della cultura e dell'economia»; un «patto di consultazione politica per' manente»; l'istituzione di un comitato 'Che definisca tempi, modalità e strutture di un patto federativo fra i due partiti e nel più largo ambito delle forze di democrazia laica». Si tratta, quindi, di qualcosa di più di una semplice intesa elettorale come invece avvenne nell'84, ma questo qualcosa in più, cioè l'impegno a studiare le forme possibili di un patto federativo, è, per il momento, solo un'ipotesi da esperire. Non a caso La Malfa, a chi gli ha chiesto se, nel prossimo congresso del pri, intenda porre la questione del «polo laico» come obiettivo strategico del suo partito, ha risposto che la questione sarà esaminata a tempo debito. Tra i due partiti esistono ancora parecchi dissensi su questioni particolari, che si sommano a vecchi rancori. Resta comunque il fatto che La Malfa e Altissimo hanno ritenuto insufficiente la piattaforma di un semplice accordo elettorale. Una questione ancora aperta è quella che riguarda la possibile decisione di Marco Pannelia di candidarsi nelle liste laiche, questione che suscita non poche perplessità all'interno di entrambi i partiti. La Malfa e Altissimo hanno deciso di impostare il problema a partire dalla dichiarazione che saranno presentate liste pri-pli, aperte sì, ma politicamente già connotate. Nel caso Pannelia decidesse per il «sì», gii verrà propo¬ sto di capeggiare la lista delle isole, cioè Sicilia e Sardegna, dove non Intralcerebbe nessun candidato importante di pri e pli e, inoltre, potrebbe da solo ottenere un quoziente. Per le altre candidature si comincia solo adesso, ad accordo raggiunto, a definire qualche ipotesi. C'è innanzitutto il problema di alcune candidature estere, in parte sollecitate dallo stesso Pannelia, che aveva proposto anche lo scrittore anglo-indiano Saiman Rushdie, autore di quei Versi satonici invisi a Khomeini. Si parla anche dello studioso liberale Ralf Dahrendorf. Ma nessuno ha ancora preso contatto con i due personaggi. Sono invece già in corso abboccamenti con il leader dei liberali inglesi David Steel, che, dato 11 sistema elettorale vigente in quel Paese, non può sperare di venire eletto nonostante una discreta presenza elettorale. Qualcuno ha fatto anche il nome di Simone Weil. Per il resto, le due liste del Nord-Est e del Nord-Ovest saranno aperte dai due segretari, rispetti amente Altissimo e La Malfa, mentre, per il centro, si pensa a un repubblicano di spicco, forse Bruno Visentin!. Un liberale, ma non si sa ancora chi, aprirà la lista del Sud. Enzo Bettiza, eletto in quota liberale nel Nord-Est, sarà invece presentato in quota repubblicana nel Nord-Ovest, mentre Jas Gawronski sarà confermato nel Nord-Est. Nel Nord-Est aspira ad essere eletto il liberale Antonio PatueLU, mentre uno del più fedeli consiglieri di Altissimo, Attillo B as tinnirti, giocherà le sue carte nel Nord-Ovest. All'ambasciatore Sergio Romano, recentemente dimessosi, è stata offerta una candidatura al Centro. Nell'84 repubblicani e liberali insieme riuscirono a far eleggere cinque deputati europei e, quindi, non mancheranno occasioni di competizione. Paolo Passarmi
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