A Padova 8 poliziotti accusati di pestaggio

A Padova 8 poliziotti accusati di pestaggio _____ , . _ _ L'inchiesta su due episodi in Questura A Padova 8 poliziotti accusati di pestaggio Comunicazione giudiziaria ad un ispettore per il «caso Badano» DAL NOSTRO PADOVA—Bufera giudiziaria sulla questura di Padova, un ispettore della squadra mobile, Valentino Menon, di 35 anni, ha ricevuto una comunicazione giudiziaria per il presunto pestaggio subito l'anno scorso da Francesco Badano, il giovane considerato l'assassino dell'agente Arnaldo Trevisan, di 22 anni, fulminato a colpi di pistola davanti alla stazione ferroviaria la mattina del 16 maggio 1988 dopo un conflitto a fuoco con alcuni rapinatori. Ma non è tutto. Dall'ufficio istruzione del tribunale di Padova sono in partenza infatti sette mandati di comparizione per altrettanti agenti di polizia già sotto inchiesta (anch'essi sono titolari di sette avvisi di reato spediti un mese e mezzo fa dal pretore Gilberto Ganassl) per 11 «trattamento» riservato ad Antonio Benelle, un altro giovane ritenuto coinvolto nella tragica sparatoria di dieci mesi fa. La comunicazione giudiziaria all'ispettore Mcnon, firmata dal giudice istruttore Giovanni Palombari ni, ipotizza il reato di concorso in violenza privata e lesioni al danni, appunto, di Francesco Badano che morì suicida il 17 maggio in una stanza del reparto-bunker dell'ospedale di Padova. Il giovane, 26 anni, ritenuto vicino agli ambienti dell'estrema destra, fu bloccato la mattina del 16 maggio alla stazione ferroviaria subito dopo la sparatoria tra un gruppo di poliziotti e i rapinatori che poco prima avevano assaltato un ufficio postale. Dopo la morte delr a gente Trevisan i suoi colleghi bloccarono Francesco Badano che fu poi condotto in questura dove nel pomeriggio fu visto in 'Condizioni pietose- da un legale d'ufficio, l'avvocato Carlo Augenti, e da un medico, la dottoressa Anna Aprile, che ne dispose l'immediato ricovero in ospedale. n mattino seguente, Fracesco Badano fu trovato impiccato ad uno stipite della stanzetta in cui era stato sistemato. I sospetti di «torture» subite dal ragazzo («Ai>ei>a gli occhi pesti, non riusciva neppure a guardarmi in faccia e ripeteva continuamente di essere stato picchiato-, raccontò allora il legale) si fecero sempre più forti fino a quando non intervenne direttamente il procuratore generale Marcello Torregrossa che ordinò una perizia sul cadavere di Badano. Gli accertamenti furono svolti dall'equipe dell'Istituto di medicina legale dell'Università, diretto dal professor Francesco Introna, che qualche tempo dopo consegnò i risultati parlando di -inequivocabili lesioni riscontrate sotto i pie¬ di dì Francesco Badano-. Come aveva fatto il presunto killer dell'agente Trevisan a procurarsi quelle lesioni? Di qui l'inchiesta condotta dal pubblico ministero Lorenzo Zen e giunta ora alla svolta con la partenza della prima comuni-, cazione giudiziaria destinata a Menon. Secondo alcu-. ne indiscrezioni, il funzionario di polizia, avrebbe tuttavia negato ogni responsabilità. E' probabile, secondo voci raccolte a palazzo di giustizia, che altri provvedimenti analoghi vengano adottati nei prossimi giorni a carico degli agenti che quella mattina facevano parte della squadra speciale intervenuta alla stazione ferroviaria dopo la rapina all'ufficio postale e la sparatoria conclusasi con l'omicidio dell'agente Trevisan. Per quanto riguarda i mandati di comparizione che starebbero per essere inviati ad altri sette poliziotti in forza alla questura di Padova, c'è da dire che si tratta solo di una coincidenza. I sette furono inquisiti alla fine di gennaio dal pretore Ganassi dopo la denuncia di un altro presunto pestaggio subito da Antonio Benelle, anch'egli considerato simpatizzante di destra, che era stato chiamato in causa proprio da Badano per quel tragico episodio di dieci mesi fa. Antonello Francica

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